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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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di lavoro, in formazione professio-
nale e infine universitari che non
hanno superato alcun esame. La
correlazione è stata effettuata elimi-
nando tutti i soggetti per cui manca-
va qualche dato: quindi ovviamente
gli studenti non promossi all’esame
di Stato, ma anche quelli che erano
stati assenti durante la compilazio-
ne di uno o più test. La correlazione
è decisamente significativa, come
appare dalla tabella 2, in cui si evi-
denzia una netta discriminazione
sia nei risultati dei test che nel voto
all’esame di stato fra i due sub cam-
pioni. È peraltro interessante notare
che tale differenza era già emersa
l’anno precedente in relazione alle
aspettative degli studenti (in questo
caso i due campioni a confronto
sono diversi in quanto comprendo-
no anche i respinti e tutti coloro che
non sono stati rintracciati per l’in-
tervista). Chi presumeva di inserirsi
subito nel mercato del lavoro, regi-
strava punteggi significativamente
più bassi nei test rispetto a chi pen-
sava di intraprendere gli studi uni-
versitari. Ciò sembrerebbe deporre
a favore di una capacità di autova-
lutazione degli studenti, che in
media risultano in grado di verifica-
re la propria attitudine alla conti-
nuazione degli studi. (Tab. 3)
Ancor più convincente risulta il
confronto fra 4 categorie dei soli
studenti universitari: per costruire
una graduatoria di merito relativa
alla carriera universitaria è stato
elaborato un indicatore che tenesse
contemporaneamente conto del
numero degli esami superati e della
media dei voti ricevuti
10
. Sono stati
individuati così tre gruppi di stu-
denti, gli “ottimi”, i “buoni” e i
“sufficienti”, cui è stato aggiunto il
gruppo degli insufficienti che non
ha superato alcun esame.
Anche in questo caso si sono dovu-
ti “sacrificare” molti dati per sce-
gliere soltanto quei soggetti che
presentavano tutte le informazioni
richieste e, in particolare, gli esiti
dei test e dell’esame di stato.
Il numero più consistente di stu-
denti si colloca in una fascia di
risultati che possiamo definire
buoni, mentre risulta piuttosto limi-
tato il drappello degli ottimi (10%),
ma anche quello degli insufficienti
(8,5%). Le correlazioni fra esiti dei
test, dell’esame di stato e della car-
riera universitaria appaiono molto
significative, con le uniche eccezio-
ni dei voti nel test di matematica
per il gruppetto dei migliori, che è
inferiore a quello riportato dai
“buoni” e il piccolissimo scarto nel
test di comprensione del testo fra
“sufficienti” e “insufficienti” a favo-
re di questi ultimi. (Tab. 4) Ten-
denzialmente si può quindi ricono-
scere una buona predittività ai test
che abbiamo scelto, con l’avverten-
za però che appare altrettanto pre-
Orientamento e Scuola
Tab. 2:
Confronto fra i risultati nei test degli universitari che hanno superato almeno un esame e tutti gli altri
Test logica
Test testo
Test matematica
Voto esame
Universitari che hanno superato almeno 1 esame
69
65,8
66,3
81,2
Altri
58,4
49,3
50,7
73
Tab. 3:
Confronto dei risultati nei test in base alle aspettative postdiploma
Aspettativa post diploma
Test logica
Test testo
Test matematica
Studi universitari
69
65
66
Avviamento al lavoro
55
47
47
Tab. 4:
Test di autovalutazione e carriera universitaria (valori medi)
Test
Test
Test
Media esami Media esami Media voti
logica
testo matematica
Stato universitari universitari
I migliori risultati universitari (13 studenti)
83,8
84,6
67,7
86,8
5
29
Risultati universitari buoni (56 studenti)
73
70,6
71,4
83,7
2,7
27,6
Risultati universitari sufficienti (47 studenti)
61,2
55,7
62,6
76,6
2
22,5
Risultati universitari insufficienti (11 studenti)
51,7
56
51,7
70,2
0
1...,21,22,23,24,25,26,27,28,29,30 32,33,34,35,36,37,38,39,40,41,...80
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