qdo28 - page 28

28
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
28
ORIENTAMENTO E PREDITTIVITÀ
DEI TEST DI AUTOVALUTAZIONE
- 5% per ogni bocciatura nel triennio,
- 3% per ogni debito non superato, +
3% per crediti formativi derivanti da
attività con verifica finale. Gli altri
due indicatori erano le medie in cen-
tesimi di italiano e matematica.
Il data base
. Per ogni studente è stata
compilata una scheda di sintesi in cui
sono stati riportati gli esiti dei test, gli
indicatori di carriera, il voto dell’esa-
me di diploma e le previsioni di scel-
ta post diploma. A seguito delle
interviste telefoniche, le schede sono
state integrate con le informazioni
relative alla condizione occupaziona-
le (studente, occupato o in cerca di
occupazione) corredate con dati rife-
riti ai diversi percorsi. Gli studenti
universitari hanno indicato la Facoltà
e il corso di laurea, la sede, gli esami
tentati e superati, la media dei voti e
il grado di soddisfazione per la scel-
ta. I ragazzi che sono andati a lavora-
re hanno specificato il tipo di occupa-
zione, il settore pubblico o privato, la
qualifica e il rapporto di lavoro, la
zona in cui lavorano e il grado di
soddisfazione per la scelta fatta. Ai
non occupati è stata chiesta la ragio-
ne, riconducibile ad una condizione
di disoccupazione o di impegno nel
servizio militare, ad eventuali abban-
doni universitari o ad altri motivi.
Inoltre è stata chiesta una riflessione
(in termini dicotomici) sulla soddi-
sfazione per la scuola superiore fre-
quentata e per la preparazione rice-
vuta, in rapporto alle scelte di studio
o lavoro post-diploma. Contem-
poraneamente gli studenti hanno
espresso un’opinione sull’utilità del-
l’orientamento ricevuto nella scuola
e sull’adeguatezza dello stesso nella
formazione delle loro decisioni.
LE SCELTE
POST-DIPLOMA
La prosecuzione universitaria degli
studi risulta molto elevata, come si
evince dalla figura 3.
Per quanto riguarda le scelte rispetto
al genere, non c’è praticamente diffe-
renza nella prosecuzione universita-
ria degli studi, mentre le ragazze
appaiono svantaggiate nell’inseri-
mento lavorativo, situazione in linea
con tutte le rilevazioni ISTAT.
Ovviamente, esistono rilevanti dif-
ferenze fra i Licei, in cui la prosecu-
zione universitaria è superiore al
90%, gli Istituti tecnici in cui si atte-
sta, a seconda degli indirizzi, fra il
40 e il 70%, i professionali, in cui
invece prevale l’inserimento lavora-
tivo. È interessante però notare l’e-
levata congruenza fra le scelte ipo-
tizzate nel corso della classe quinta,
durante la prima rilevazione, e gli
sbocchi effettivi: ben il 92% degli
attuali iscritti all’Università aveva
previsto tale scelta, cosa che depone
a favore di una capacità di auto-
orientamento degli studenti favori-
ta anche dai percorsi proposti dalla
scuola.
La distribuzione degli studenti uni-
versitari per area è illustrata dalla
figura 4.
La netta prevalenza dell’area scien-
tifica riflette il numero molto alto di
scelte per la facoltà di ingegneria,
che risulta in assoluto lo sbocco uni-
versitario più gettonato. La disag-
gregazione delle scelte per sesso
conferma gli stereotipi tradizionali:
nell’area scientifica predominano
nettamente i maschi, nell’area
sociale e soprattutto umanistica le
ragazze, mentre nell’area sanitaria
la differenza fra maschi e femmine,
pur a favore dei primi, non è parti-
colarmente significativa.
La stragrande maggioranza del
campione (87%) si è iscritta ai due
Atenei regionali e in particolare a
Udine (52%), con piccoli numeri
residui che si sono rivolti invece ad
Università del Veneto o, in casi spa-
ruti, di altre Regioni.
A neppure un anno dalla conclusio-
ne delle Superiori e a pochi mesi
dall’inizio dell’Anno Accademico,
gli iscritti all’Università hanno ten-
tato in media 2,7 esami e ne hanno
Fig. 3:
Sbocchi postdiploma
1...,18,19,20,21,22,23,24,25,26,27 29,30,31,32,33,34,35,36,37,38,...80
Powered by FlippingBook