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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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IL SUPER-IO ORIENTATORE
IL PERCORSO DECISIONALE
DEGLI STUDENTI TRA CONDIZIONAMENTI
ESTERNI E DIFFICOLTÀ DI SCELTA
Simone Catalano
e contraddizioni
che lacerano il nostro
tessuto sociale si riflettono
e premono soprattutto
sul “giovane disorientato”
chiamato, al termine
della scuola superiore,
alla scelta di una carriera
professionale o alla
continuazione
di un percorso formativo
L
PREMESSA
Le aspettative delle giovani genera-
zioni verso il proprio percorso di vita
sono diventate, negli ultimi anni e
con intensità progressiva, oggetto di
ricerca e di riflessione da parte degli
psicologi. Tanto più che la scelta che
i giovani si trovano ad affrontare al
termine della scuola secondaria
superiore, riguardante il loro futuro
scolastico e professionale, costituisce
un processo decisionale complesso
basato su numerosi fattori di ordine
psicologico, sociale, culturale ed eco-
nomico strettamente connessi tra
loro. Essa, peraltro, non può essere il
risultato di una “decisione del
momento”, bensì la sintesi di un
lungo processo che si svolge durante
l’intero arco della scolarizzazione.
Infatti, l’orientamento scolastico e
professionale è considerato un “pro-
cesso” che si svolge nel tempo e si
attua attraverso il superamento di
fasi successive fino all’acquisizione
della cosiddetta “maturità professio-
nale” (Super, 1981). Quest’ultima
comporta sia l’acquisizione di un’a-
deguata capacità decisionale basata
sulla conoscenza e l’utilizzazione
delle competenze, sia il saper proget-
tare una “carriera” tenendo conto del
rapporto tra interessi, abilità, aspira-
zioni personali e realtà esterna in cui
si vive (Viglietti, 1988).
Tuttavia, le contraddizioni e le tensio-
ni che lacerano il nostro tessuto socia-
le, richiedono mobilità e flessibilità;
ogni scelta professionale rischia, così,
di diventare aleatoria e di non legarsi
ad una vocazione e ad un progetto di
vita. L’orientamento personale si affi-
da alla casualità, dettato da avveni-
menti contingenti o da mode, oppure
impostato su informazioni stereotipe,
grossolane o persino rinforzate da
fattori soggettivi che appartengono
all’esperienza di persone vicine.
Emerge, allora, l’importanza di una
sempre più approfondita conoscenza
di questo particolare periodo di tran-
sizione attraverso una chiave di lettu-
ra che ci consenta di verificare quei
fattori che, secondo i giovani, sono
alla base delle loro scelte scolastico-
professionali. Il presente contributo
intende fornire degli spunti di rifles-
sione per genitori, insegnanti e
soprattutto per gli studenti indecisi,
al fine di mettere a fuoco i fattori che
influenzano il complesso processo
decisionale, e magari portare i giova-
ni a riflettere sulle proprie scelte, sui
propri progetti e percorsi scolastici o
professionali.
SU COSA
DEVO RIFLETTERE?
Ogni scelta, anche quella scolastica,
non è solo frutto di un’attività di
analisi e di elaborazione critica di
dati provenienti dall’esterno, ma
anche risultato di un complesso pro-
cesso di elaborazione, di analisi e di
discussione sui vissuti interni. Il pro-
cesso di scelta, infatti, implica che vi
sia un’indecisione, la cui presenza
genera in chi la vive, sentimenti di
non riuscita, di scoraggiamento e tal-
volta anche di rinuncia. La presa di
decisione, infatti, costituisce il
momento che dà il via ad un più
lungo cammino, la cui meta presenta
comunque dei gradi di incertezza
(ad esempio: scelto un determinato
percorso scolastico non si è certi di
raggiungere l’obiettivo finale della
promozione) che suscitano, di per sé,
sentimenti di ansia e di timore.
Infine, occorre tener presente che
nelle situazioni di incertezza gli
“altri significativi” possono esercita-
re notevole influenza.
I comportamenti che emergono dalla
scelta pongono ciascuno in una spe-
cifica posizione che esprime il pro-
prio prendere parte al mondo, il pro-
prio essere in relazione con esso, e i
modi di tale relazione. Nessuna scel-
ta allora è irrilevante, in quanto pro-
prio attraverso successivi processi di
scelta, l’individuo costruisce e conso-
lida il proprio Sé nelle sue diverse
manifestazioni (sociale, personale,
professionale, ecc.).
Il processo di scelta considerato come
un atto sostanzialmente individuale,
o almeno in quanto tale, sembra con-
cepito dal punto di vista del singolo
individuo, ma in molti casi, le scelte
appaiono invece condizionate sia
dalla famiglia sia dalla mancanza di
opportunità disponibili o addirittura
dalla carenza di risorse. Questi condi-
zionamenti, agendo in vario modo,
costituiscono un vincolo “esterno”,
quando non è possibile avere quello
che si desidera, ma soprattutto “inter-
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