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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
28
LA RESILIENZA COME RISORSA PSICOLOGICA
un contributo chiave nella costitu-
zione della resilienza di questi
individui.
Utilizzando dei concetti mutuati da
Winnicott, potremmo considerare
la resilienza come la capacità del
soggetto di mantenere e utilizzare
le “
cose buone
” ricevute. La capacità
di mantenere un residuo buono è
tipico di quella percentuale di bam-
bini maltrattati che, nonostante la
deprivazione, riescono a trovare e
conservare dei residui sufficiente-
mente buoni, che gli consentono di
crescere con risorse insperate e non
prevedibili.
Questi aspetti che sono osservabili
in bambini o adolescenti cresciuti in
famiglie multiproblematiche, sono
degli elementi che vanno rintraccia-
ti nella storia personale e familiare e
colpiscono per la capacità del mino-
re di mantenerli vivi e presenti
nonostante il contesto risulti dan-
neggiato o compromesso.
Spesso sono elementi che riguarda-
no la memoria sensoriale, di cui il
soggetto non è consapevole, se non
per la descrizione di un “clima
affettivo” favorevole o amorevole.
Altre volte sono elementi mutuati
dall’intervento di un
caregiver
ester-
no alla famiglia che è intervenuto
attivamente nel’accudimento del
minore.
Manca spesso la capacità e la possi-
bilità di registrare fatti o eventi con-
creti che risultino positivi, ma resta
il ricordo, anche se vago, di espe-
rienze positive, o di sensazioni e
ricordi piacevoli, sentiti come una
risorsa per affrontare le difficoltà.
Vengono anche elencate possibilità
di sviluppo della resilienza attra-
verso
il rinforzo della stima positiva, i
legami affettuosi significativi, la creativi-
tà naturale, il buon umore, una rete
sociale e di appartenenza, una ideologia
Ugo Canci Magnano,
Carcere (ricoverati)
, 1946.
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