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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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LO PSICOLOGO SCOLASTICO
logie psicologiche, individui i fattori
e i processi del divenire umano in
connessione ad una visione stessa
dell’uomo, come già evidenziato da
alcuni studiosi in passato (Trombet-
ta, 1983). I risultati emersi dalla ri-
cerca presentata indicano come i
Dirigenti Scolastici degli Istituti
Comprensivi del Veneto e della Pu-
glia mostrino un atteggiamento ge-
neralmente favorevole verso gli in-
terventi psicologici e/o la collabora-
zione con lo psicologo nella scuola.
Per la psicologia è dunque giunto il
tempo di procedere alla creazione di
una stretta alleanza con il mondo
della scuola che consenta di costrui-
re una cultura fondata sulla qualità e
produttività dei comportamenti pro-
fessionali messi in atto nella scuola,
una cultura comune che renda age-
vole la comunicazione a tutti i livelli
(Salvatore, 2000). La scuola rappre-
senta sicuramente l’ambito privile-
giato di un intervento psicologico
che possa contribuire ad affrontare
adeguatamente le problematiche
sempre presenti in tutte le fasi del
ciclo di vita. A tal proposito, la pre-
senza nella scuola di una figura pro-
fessionalmente esperta, quale può
essere lo psicologo scolastico, po-
trebbe ben rispondere alle necessità
di promozione del benessere di
docenti ed alunni, di sostegno della
motivazione allo studio, di sviluppo
di relazioni di aiuto agli studenti e
alla famiglia, di orientamento degli
studenti in percorsi di studio ed
avvio alla professione, di individua-
zione precoce degli indicatori di dif-
ficoltà/disturbi di apprendimento,
di integrazione degli alunni in situa-
zione di handicap, nonché di forma-
zione e di riqualificazione di tutto il
personale scolastico. La figura dello
psicologo scolastico contribuirebbe
così a favorire lo “star bene” a scuo-
la di bambini e ragazzi, dove per
“star bene” si intende il crescere in
un ambiente sereno, capace di valo-
rizzare le risorse individuali grazie
ad un’azione didattica-educativa
sempre più attenta alla persona e ai
suoi bisogni (Bertazzon e Checchin,
2002). Diventa, pertanto, indispensa-
bile l’“incontro” fra le istituzioni
Scuola, Famiglia e Territorio per pro-
muovere in maniera integrata una
rete d’interventi unitari e condivisi.
Sarebbe inoltre opportuno che la
figura dello psicologo scolastico
fosse a disposizione non solo per
intervenire sulle difficoltà del sin-
golo alunno, ma anche per dare
consulenza agli insegnanti e a tutto
il personale della scuola, come per
altro auspicato anche in qualche
Disegno di Legge.
Nel mondo difficile e variegato
della scuola italiana, i problemi
sono sempre stati numerosi e diffi-
cili da affrontare e soprattutto da
risolvere, ma mai come negli ultimi
anni si è osservato un deciso tenta-
tivo di trovare delle proposte di
radicale cambiamento, compresa la
proposta d’inserire la figura dello
psicologo nelle nostre scuole. Il
sistema scolastico avverte sempre
più la necessità di capire le diverse
problematiche emergenti al proprio
interno.
Lo psicologo scolastico è chiamato a
svolgere una professione che è
ancora in una fase di assestamento.
Resta molto da fare sia per precisa-
re la sua collocazione sia per meglio
definire i vari aspetti della sua pre-
parazione dentro e fuori l’Univer-
sità, sia per consolidare nella scuola
e nelle famiglie un’opinione favore-
vole all’utilizzo del contributo che
tale figura può portare.
NOTE
1) Scala Likert: 1 significa “
in com-
pleto disaccordo
” e 5 “
in completo
accordo
”.
Ugo Canci Magnano,
Lotta di cavalli e cavalieri
, s.d.
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