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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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legge è stato approvato e sono tutti
decaduti; non di meno la loro esi-
stenza ha dato luogo a convegni e
dibattiti che hanno portato a ricono-
scere l’esistenza di una figura ben
definita e hanno permesso di foca-
lizzare l’attenzione sulle funzioni
che tale figura dovrebbe svolgere e
sulla sua collocazione dentro la
scuola o fuori di essa.
Una fase determinante di questo iter
di discussioni è stata raggiunta col
Protocollo d’Intesa firmato il 26
luglio 2000 fra il Ministro della
Pubblica Istruzione e la Conferenza
dei Presidi delle Facoltà di Psico-
logia, l’Associazione Italiana di
Psicologia, la Società Italiana di
Psicologia dell’Educazione e della
Formazione (SIPEF) e l’Associa-
zione Nazionale Presidi e Direttori
Didattici (Andreani Dentici e Argen-
tero, 2002). A questo Protocollo
d’Intesa si ispirano alcune iniziative
a livello regionale, tra le quali la
Legge Regionale Abruzzo sulla
“Istituzione del Servizio di psicolo-
gia scolastica” (Petter, 2004). Tale
servizio è finalizzato a contribuire al
miglioramento della vita scolastica,
a supportare le istituzioni scolasti-
che e le famiglie, a migliorare le qua-
lità dei servizi offerti dalla scuola.
La Regione coordina e assicura il
servizio attraverso un Comitato tec-
nico-scientifico formato da dieci
persone: un rappresentante del-
l’Amministrazione Regionale, quat-
tro rappresentanti del mondo della
scuola e cinque psicologi (due desi-
gnati dalle Associazioni scientifiche
presenti nella Regione e tre designa-
ti dal Consiglio Regionale dell’Ordi-
ne degli Psicologi).
Anche le innovazioni apportate dal
Ministero della Pubblica Istruzione
all’organizzazione scolastica rap-
presentano per gli psicologi un
ampio campo di discussione e di
possibilità di intervento: l’estensio-
ne dell’obbligo scolastico e l’innal-
zamento del livello generale di cul-
tura, ad esempio, focalizzano l’at-
tenzione sui temi psicologici della
Ugo Canci Magnano,
Bambini attorno alla stufa
, s.d.
Orientamento e Scuola
