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Informa
La cura e la prevenzione delle
difficoltà emotivo-affettive dei
soggetti in età evolutiva hanno
costituito il tema centrale del
Convegno “I problemi emotivi
ed affettivi dei bambini e dei
giovani: conoscerli, prevenirli,
curarli” tenutosi a Udine. Il disa-
gio del bambino e del giovane
in genere è stato analizzato se-
condo diversi approcci teorici di
riferimento ed ha toccato
un’ampia varietà di tematiche.
Di seguito vengono presentati in
modo più specifico i contenuti
delle relazioni (strettamente le-
gate) presentate dal dott. D. Ia-
nes e dalla dott.ssa R. Verità,
che possono offrire a genitori, in-
segnanti e psicologi notevoli
spunti per la prevenzione e la
cura di alcune problematiche,
grazie anche al suggerimento di
alcuni “strumenti” e modalità
pragmatiche di intervento.
Dario Ianes, direttore del Centro
Studi Erickson e docente univer-
sitario, è intervenuto al Conve-
gno con la relazione “Il bambino
timido: pratiche efficaci di coin-
volgimento nei gruppi” e rivol-
gendosi prevalentemente agli
insegnanti ed ai genitori in gene-
re ha presentato le sette strate-
gie che Philip G. Zimbardo e Shir-
ley L. Radl suggeriscono come ri-
medio alla “prigionia” della timi-
dezza. Partendo da una defini-
zione di timidezza in termini di fo-
bia sociale e di “importante” ri-
sposta emozionale nelle situazio-
ni sociali interattive, in cui la per-
sona si percepisce esposta al
giudizio altrui in modo umiliante
o imbarazzante, Ianes ha pre-
sentato del materiale di utilità in
ogni contesto educativo, sottoli-
neandone la validità principal-
mente nell’ambito della forma-
zione dei genitori e degli inse-
gnanti, per lo sviluppo di quelle
competenze educative che
consentono di porre rimedio o di
prevenire la tendenza alla chiu-
sura e all’ansia sociale del bam-
bino.
Zimbardo suggerisce sette “pas-
si” fondamentali che aiutereb-
bero la persona ad uscire dalla
timidezza o, ancor meglio, a
prevenirla. Tali “passi” sono co-
muni ad altre operazioni di mi-
glioramento e di cambiamento
e possono essere riassunti come
segue:
-
decidere di cambiare,
-
conoscere le emozioni col-
legate alla timidezza,
-
“curarsi” della propria auto-
stima,
-
ristrutturare il proprio modo
di pensare (ristrutturazione
cognitiva),
-
curare il proprio aspetto fisi-
co,
-
imparare ad essere il proprio
migliore amico,
-
apprendere le abilità sociali.
Un percorso di cambiamento
personale verrà intrapreso e por-
terà a buon fine solo nel caso in
cui la motivazione iniziale della
persona sia alta. Da questo pre-
supposto deriva l’importanza
della componente volitivo-moti-
vazionale in tutti quei contesti
psicoterapici o psicoeducativi fi-
nalizzati al sostegno della perso-
na durante un programma di
cambiamento (si pensi ad
esempio ai percorsi seguiti dai
fumatori per smettere il vizio del
fumo). Decidere di cambiare è
quindi il primo passo verso la riu-
scita ed è indispensabile affin-
ché l’intero processo si possa av-
viare e proseguire con successo.
Durante l’esposizione Ianes ha
approfondito questo tema an-
dando ad analizzare tre compo-
nenti motivazionali da tenere
presenti, visto il ruolo fondamen-
tale che giocano nel decidere il
grado di motivazione della per-
sona: l’importanza del risultato
per la persona (più il risultato è
attraente e più la persona sarà
motivata ad ottenerlo), il livello
di autoefficacia della persona
(è questa la componente cogni-
tiva della motivazione: percepir-
si efficaci nel sostenere quegli
atteggiamenti indispensabili alla
riuscita consentirà con maggio-
re probabilità di raggiungere lo
scopo), gli stili attributivi dell’indi-
viduo (la persona sarà più moti-
vata a cambiare nel caso in cui
ritenga che il risultato dipende
almeno in parte dalle proprie
azioni e non da cause esterne al
proprio controllo e quindi indi-
pendenti dalla propria volontà).
Divenire consapevoli delle pro-
prie risposte emotive ai contesti
in cui emerge la timidezza è un
elemento di grande utilità in
quanto consente alla persona
un certo grado di controllo nelle
diverse situazioni. L’auto-osser-
vazione ed il monitoraggio di
Udine
“I PROBLEMI
EMOTIVI
ED AFFETTIVI
DEI BAMBINI
E DEI GIOVANI”
Qualche suggerimento
per prevenire e curare
la timidezza ed altre
forme di disagio
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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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