dott. Piero Vattovani ha propo-
sto, nella sessione tematica in-
centrata sull’informazione e le
tecnologie, “Orientamento on-li-
ne” ovvero la serie di iniziative
che il servizio regionale ha av-
viato per trasformare gradual-
mente le potenzialità offerte
dalle nuove tecnologie in reali
servizi, effettivamente utilizzati
sia dagli operatori, che dagli
utenti finali. Nella quinta sessione
(Lavoro e orientamento: forma-
zione professionale e servizi al-
l’impiego) la dott.ssa Graziella
Pellegrini ha presentato “Orien-
tarsi nella formazione professio-
nale” vale a dire l’insieme di ser-
vizi informativi, curati dalla strut-
tura di orientamento del FVG
che, in un prossimo futuro, saran-
no accessibili dalla Home Page
del sito internet dell’Amministra-
zione regionale.
I lavori, per ineludibili ragioni or-
ganizzative, si sono succeduti a
tambur battente e forse proprio
questa concitazione può aver in
qualche misura impedito la pie-
na risoluzione o una analisi più
efficace delle numerose temati-
che passate sotto la lente. Si
tratta comunque di un primo
passo significativo nella direzio-
ne di appuntamenti che do-
vranno necessariamente dare ri-
sposte più concrete e più mira-
te, magari senza pretendere di
affrontare le tematiche orientati-
ve in toto. Infatti, come tutti han-
no rilevato, il problema orientati-
vo permea, in maniera avvol-
gente, i gangli sostanziali della
società, investendo la scuola, il
mondo del lavoro e soprattutto
la personalità degli individui du-
rante tutta la loro vita scolastica
e professionale.
Diego Lavaroni
Tiziana Zanella
Informa
diversificare maggiormente gli
obiettivi delle azioni e i metodi di
lavoro". Solo la costruzione di si-
stemi in grado di definire obietti-
vi condivisi e di operare in rete
permetterà di rispondere alla
pluralità dei bisogni, attivando
un'ampia gamma di risposte e di
risorse ed evitando sprechi e so-
vrapposizioni. Per la Pombeni di-
venta, quindi, urgente a livello
nazionale la realizzazione di un
disegno di cornice all'interno del
quale muoversi (le linee di indiriz-
zo e gli standard nazionali) in au-
tonomia nelle singole realtà re-
gionali.
Nelle diverse sessioni si sono svi-
luppate molte delle tematiche
orientative più urgenti e si sono
confrontate esperienze vissute in
ambiti territoriali ed in strutture
diversi. Naturalmente, essendo
la materia vasta e sfumata, l’a-
rea di discussione è stata parec-
chio articolata. Nelle otto sessio-
ni si sono analizzati le funzioni, i
metodi e gli strumenti nei diversi
modelli di riferimento; il governo
del sistema; i problemi di inte-
grazione e le reti; sono state trat-
tate le problematiche relative
all’interazione con le imprese, ai
fabbisogni professionali e forma-
tivi. Si è parlato di didattica
orientativa e di servizi specialisti-
ci e, con riferimento alle politi-
che sociali, di esigenze delle fa-
sce deboli. Per ciò che concer-
ne la formazione e la professio-
nalità degli orientatori si è discus-
so dello standard dei profili e
delle competenze e, natural-
mente, sono state esplorate le
modalità dell’informazione e le
potenzialità delle nuove tecno-
logie.
La struttura regionale di orienta-
mento, dal canto suo, ha parte-
cipato ai lavori di due sessioni. Il
69
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
20
A. Carbone,
Marina
, olio su tela, 1973