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Gli adulti, in particolare gli educa-
tori, esercitano un ruolo importante
nella formazione dei giovani: è evi-
dente che un’azione efficace di re-
cupero e di sostegno per fronteggia-
re l’insuccesso scolastico non può
prescindere da questo dato di fatto.
L’insegnante deve prendere consa-
pevolezza del suo ruolo, nella con-
vinzione che solo attraverso un’a-
zione integrata, che vede come atto-
ri dell’intervento formativo l’alun-
no, gli insegnanti del consiglio di
classe e i genitori, è possibile avvia-
re un proficuo lavoro di recupero e
di riorientamento. 3
Anche le procedure e le metodolo-
gie del recupero vanno esplicitate e
comunicate alla famiglia, perché ad
esempio una tecnica di
cooperative
learning,
mette in gioco e stimola
una capacità prosociale, che investe
la sfera affettiva e coinvolge la per-
sonalità e il carattere del ragazzo
mettendolo nelle condizioni di im-
parare a relazionarsi in maniera ef-
ficace con gli altri. È la natura stes-
sa dell’intervento, che è prima di
tutto educativo, che chiama in cau-
sa la famiglia, accanto all’insegnan-
te. Questo assicurerà la riuscita del-
l’intervento stesso. Altrimenti, se si
resta ancorati a posizioni lontane e
contrastanti o divisi da barriere di
diffidenza e di incomunicabilità,
non vi saranno ricadute positive e
chi ci rimetterà sarà proprio l’allie-
vo e le conseguenze ritorneranno
all’interno della famiglia stessa. Pri-
ma di tutto bisogna stabilire un dia-
logo tra le diverse componenti chia-
mate a formare e educare.
I processi di apprendimento sono
infatti in relazione con le procedure
di insegnamento e con i fattori me-
tacognitivi. L’acquisizione di un
metodo di studio efficace che si col-
lega alla storia scolastica pregressa
dello studente e si concretizza nel-
l’apprendimento e nella messa a
punto di tecniche (come la costru-
zione di mappe, tavole sinottiche,
schemi, stesura di appunti, sottoli-
neature ecc., quelle usate per es.
nella cosiddetta didattica breve) e
strategie mnestiche di vario tipo
(esercizi di memorizzazione basati
su associazioni, analogie, campi
contigui, visualizzazioni ecc.), si
correla ad una azione pedagogica e
didattica che non può prescindere
dall’azione educativa dei genitori e
coinvolge il consiglio di classe nella
sua interezza.
All’interno di questa relazione inte-
grata un ruolo fondamentale e deli-
cato è affidato al dirigente scolasti-
co che, in quanto responsabile
in
primis
dell’Istituzione scolastica,
viene investito del problema, ascol-
ta le parti coinvolte, promuove e
stabilisce gli opportuni contatti con
la famiglia, stimola e facilita la co-
municazione, in modo che ognuno
lavori dando il meglio di sé, trovi
in se stesso le energie e le motiva-
zioni necessarie per giungere alla
soluzione del problema, che è pri-
ma di tutto educativo ed ha impli-
cazioni destinate a proiettarsi in un
ambito che esce dal rapporto do-
cente/alunno.
Questa è anche un’occasione per
stabilire un efficace collegamento
tra la scuola e gli operatori esterni,
in questo caso gli psicologi del cen-
tri di orientamento regionali, che
mettono la loro esperienza e la loro
competenza al servizio dell’istitu-
zione scolastica, ma soprattutto col-
laborano alla crescita delle risorse
umane, che trovano la loro prima
collocazione nella famiglia e nella
scuola.
NOTE
1) Gian Vittorio CAPRARA, Il suc-
cesso scolastico, in Psicologia con-
temporanea, GIUNTI ed. n.168.
2) Suggestiva e ricca di spunti è
l’indagine sul
dropping out
svolta
per conto dell’Università degli Stu-
di di Venezia, di Roberto FINI, dal
titolo “Che fine ha fatto Franti?”, il
documento è scaricabile dall’edito-
riale I quaderni della SSIS- sito web
della SSIS Veneto.
3) Riorientamento non significa, co-
me molti credono, convincere l’a-
lunno a cambiare scuola, ma può si-
gnificare anche consolidamento e
rimotivazione delle scelte iniziali,
una volta che sono stati rimossi
quei blocchi che condizionavano il
rendimento.
BIBLIOGRAFIA
Per approfondire le conoscenze delle
strategie del recupero scolastico:
J. H. BLOCH, L.W.ANDERSON,
Ma-
stery learning in classe
, LOESCHER 1975
R. FLORIAN D’AMATO,
Il programma
Feuerstein
. Giunti & Lisciani 1983
G. FRANCHI, T. SEGANTINI,
Avere
successo a scuola
, La nuova Italia 1995
M. G.BERLINI, A. CANEVARO,
Poten-
ziali individuali di apprendimento
, La nuo-
va Italia 1996.
Franca Ometto
Docente Liceo Scientifico “Grigoletti”
Pordenone
Orientamento e scuola
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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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