neutro o negativo, viene data a se-
conda dei contenuti espressi dalla
risposta alla
frase-stimolo
. Per esem-
pio: "Io vado a scuola per
imparare e
farmi una cultura"
a questa risposta
viene attribuito un punteggio posi-
tivo (+)
,
in quanto viene espresso
un valore aggiuntivo rispetto all'
im-
parare
che esprime un'adesione for-
male a quella che è la finalità istitu-
zionale della scuola. Infatti a rispo-
ste come "
imparare
", "s
tudiare",
vie-
ne attribuito un valore neutro (=),
mentre a risposte del tipo:
“mi ci
mandano i miei genitori"
, viene attri-
buito un punteggio negativo (-) in
quanto esprimono un elemento di
costrizione, di obbligo e quindi di
rifiuto sostanziale della scuola.
Questa analisi viene compiuta, ri-
sposta per risposta, sui questionari
individuali e successivamente sul-
la classe intera. In questo modo si
ottengono dei profili individuali,
riferiti ai singoli studenti, e un pro-
filo collettivo della classe. È possi-
bile quindi utilizzare il questiona-
rio sia come base di partenza per
eventuali consulenze individuali,
sia come analisi complessiva della
classe.
ANALISI DEI RISULTATI
I risultati del questionario consen-
tono una lettura a tre livelli: indivi-
duale, di classe e collettivo. Va pre-
cisato che è stato possibile effettua-
re l'analisi collettiva solo per alcuni
item, quelli cioè che hanno ottenu-
to una serie di risposte sufficiente-
mente omogenee da consentire un
raggruppamento per categorie vi-
sualizzabili anche graficamente. Si
tratta in particolare delle risposte
relative alle frasi riguardanti i vis-
suti scolastici, il rapporto con i ge-
nitori e i compagni. Diversamente,
le risposte relative alle tematiche
giovanili e sociali, sono state molto
eterogenee, tanto da non consentire
raggruppamenti tematici. Vale co-
munque la pena sottolineare che le
problematiche maggiormente cita-
te sono state la mancanza di lavoro,
la droga, la violenza, ma anche la
solitudine e il consumismo. Le ri-
sposte ritenute più significative so-
no state rappresentate graficamen-
te. Il grafico n.1 riguarda le risposte
relative alla frase
"Io vado a scuola
per…"
, la maggioranza degli stu-
denti esprime un'adesione
formale
,
si va a scuola per ottenere un di-
ploma; c'è comunque una discreta
percentuale (38%) di ragazzi per i
quali l'andare a scuola assume an-
che una valenza aggiuntiva di tipo
culturale (come farsi una cultura,
ampliare le proprie conoscenze),
infine quelli che esprimono un ri-
fiuto deciso e totale nei confronti
della scuola sono il 7%.
L'atteggiamento nei confronti degli
insegnanti (grafico n.2) evidenzia
soprattutto una richiesta di mag-
giore disponibilità e dialogo da par-
te dei docenti (58%), sensibilmente
minore è la percentuale di chi ri-
chiede più attenzione al metodo di
insegnamento (4%), mentre una
percentuale di risposte (15%) espri-
me un atteggiamento negativo nei
confronti della professione dell'in-
segnante.
Per quanto riguarda il sentirsi più o
meno a proprio agio a scuola e l'a-
ver paura di qualcosa (grafici 3 e 4),
la più alta percentuale di risposte si
raggruppa sull'
evitamento
di verifi-
che e interrogazioni; accanto a que-
ste ci sono anche risposte che vanno
nella direzione del sentirsi a pro-
prio agio quando c'è un clima favo-
revole in classe e una percentuale
non trascurabile (23%) di studenti
che fanno emergere paure legate a
situazioni di disagio personale (co-
me
sentirsi esclusi, non essere capiti
).
Gli aspetti più propriamente legati
all'atteggiamento verso lo studio
SCUOLA E DISAGIO GIOVANILE
28
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
20
G. Brumatti,
La rete di najlon
, olio su tavola, 1957-60