orientamento alle scelte formative,
lavorative, professionali da parte di
soggetti, uomini e donne, apparte-
nenti ormai a differenti fasce di età,
scolarità ed esperienze.
Il mercato del lavoro sembra non
presentare più punti di riferimento
immediatamente visibili e facil-
mente comprensibili, poiché, conti-
nuamente, si modificano i requisiti
e i meccanismi di accesso, i profili
professionali, i contenuti del lavoro
e l’organizzazione stessa dei sistemi
produttivi.
Le attività di orientamento rappre-
sentano dunque una risposta efficace
ad un bisogno sempre più diffuso
nelle persone: essere sostenute ed
aiutate nel fare scelte, sia formative
che lavorative, in momenti di pas-
saggio tra i diversi ordini di scuola,
dalla scuola al lavoro, dal lavoro al
lavoro, dal non lavoro al lavoro.
In questo contesto, caratterizzato
dal passaggio da un modello di
vita e di lavoro fondato sulla sicu-
rezza, la stabilità, la regolarità
anche dei cicli di vita, a nuovi mo-
delli che richiedono la volontà di
cambiare e che al tempo stesso of-
frono la possibilità di riprendere
percorsi interrotti nella forma-
zione, nel lavoro, nei rapporti so-
ciali e familiari, le donne per prime
hanno sperimentato percorsi non
lineari di formazione e lavoro. La
rottura dell’ordine nei percorsi fa-
miliari, rispetto a quelli di studio e
lavoro, ha reso possibile a molte
donne di rientrare nel mondo del
lavoro, di effettuare scelte non fatte
precedentemente o di ritentare
strade sperimentate in precedenza
senza successo.
Le attività di orientamento saranno
pertanto sempre più ricercate, non
soltanto nei momenti di transizione,
ma lungo l’intero arco della vita for-
mativa e professionale delle persone.
Inoltre, occorre considerare che i
cambiamenti non avvengono in
forma omogenea, ma sono diversi da
contesto a contesto, da luogo a luogo,
da gruppo a gruppo e possono anche
portare conflitti, in presenza di
nuove definizioni nello schema dei
valori e del comportamento.
Questi nuovi aspetti del mondo del
lavoro hanno richiesto lo sviluppo
di servizi innovativi di orienta-
mento e di accompagnamento al la-
voro che, per sostenere i soggetti nei
continui passaggi da una condi-
zione ad un’altra, offrano percorsi
né lineari né standardizzati, ma in
continua evoluzione e ridefini-
zione, relativamente agli elementi
interni ed esterni all’individuo, ele-
menti che riguardano sia le caratte-
ristiche e lo sviluppo economico e
sociale della comunità, sia l’imma-
gine complessiva e l’evoluzione
della vita individuale e di relazione
interpersonale.
Inoltre si sono sviluppate le condi-
zioni affinché il sistema formativo
non si occupasse più esclusiva-
mente di formazione professio-
nale, ma svolgesse anche azioni di-
versificate, finalizzate ad una me-
diazione tra individui e mondo del
lavoro.
Tali azioni si possono configurare,
di volta in volta, come un insieme di
attività di ricerca, di orientamento,
di bilancio di competenze, di stage,
di tirocinio, di accompagnamento,
di attività integrate di formazione e
consulenza per la creazione d’im-
presa e di servizi da realizzare entro
sistemi di rete locali, nazionali e co-
munitari.
Per ottenere buoni risultati sul
piano occupazionale sembra indi-
spensabile realizzare una forte con-
nessione tra l’insieme delle strut-
ture formative regionali e il con-
testo produttivo e sociale locale. È
necessario quindi associare gli at-
tori chiave, sviluppare una parteci-
pazione tra i partners sociali, le im-
prese, i centri di formazione profes-
sionale, gli organismi competenti
delle pari opportunità, gli orga-
nismi di sviluppo locale e le asso-
ciazioni delle donne. L’obiettivo di-
viene, quindi, coinvolgere le im-
prese nelle azioni di inserimento
professionale delle donne e di svi-
luppo di iniziative locali che per-
mettano anche di raggiungere più
facilmente l’incontro tra bisogni
reali del mercato del lavoro locale e
impiego delle donne.
LE COMPETENZE
SECONDO
UN’OTTICA DI
GENERE
In una visione forse avveniristica si
potrebbe definire il nuovo mondo
del lavoro come:
•
flessibile e in trasformazione con-
tinua,
•
orientato al cliente,
•
globale,
•
trasparente,
•
autocontrollore di se stesso ,
•
interdipendente,
•
partecipativo.
In un mondo del lavoro così pen-
sato, anche le capacità e le abilità
delle persone che vi si muovono al-
l’interno diventano mobili, non le-
gate alle singole posizioni, ma piut-
tosto alla capacità di trasferimento
delle conoscenze da una posizione
all’altra, da un ambito all’altro. Le
vecchie abilità e capacità diventano
dunque
competenze
.
L’insieme di abilità, competenze e
capacità relazionali espressamente
richieste oggi dalle organizzazioni,
teoricamente dovrebbero premiare
le donne per due ordini di motivi:
•
perché le donne si presentano con
Orientamento
15
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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