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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
39
NOTE
1
Non altrettanto diffusa è la cultura
della progettazione, malgrado
l’Unione Europea l’abbia inserita
tra le otto competenze chiave di
cittadinanza e malgrado l’ormai
ventennale esperienza delle
progettazioni cofinanziate da fondi
comunitari.
2
A volte però la cautela degli
operatori è conseguenza dell’aver
sperimentato interventi impostati
con un forte approccio positivista,
progetti “imposti” per accedere a
risorse finanziarie per adeguare
le minori disponibilità a necessità
crescenti e iniziative estemporanee
che non hanno lasciato traccia
positiva nella storia dei beneficiari e
degli enti.
3
Nella letteratura in lingua inglese
viene definita con il neologismo
“probortunity”, che fonde l’aspetto
negativo, il problema, con quello
positivo in fieri, l’opportunità.
4
Quando ciò accade c’è il rischio
di far seguire progetto a progetto
per mantenere attiva la fornitura
di beni e servizi (e per garantire
la sopravvivenza delle strutture
operative create), oppure di
interrompere bruscamente il flusso
di benefici, lasciando spesso i
destinatari in una condizione di
minor autonomia rispetto a quella
iniziale e con una sensazione di
privazione.
5
Wilcox (1994) identifica
cinque livelli di partecipazione:
informazione, consultazione,
decisione comune, azione comune
e supporto reciproco. Gli ultimi
tre sono definiti di partecipazione
sostanziale. Nella scala della
partecipazione di Arnstein (1969)
sono presenti anche valori negativi:
la “manipolazione” e la “sedazione”,
quando l’inclusione è utilizzata per
blandire o per placare.
6
Documento reperibile al sito
/
multimedia/publications/
publications/manuals-tools/t101_
en.htm. La traduzione in italiano
della versione precedente (2002) del
manuale è stata curata dal Formez
ed è disponibile al sito http://
db.formez.it/.
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