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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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disagio si ipotizza essere necessario
un incremento di autoconsapevo-
lezza (comprensione del Sé). Per-
tanto le pratiche socio-terapeutiche
attuate nella ricerca-intervento han-
no come finalità l’incremento di au-
toconsapevolezza. Si ipotizza che se
tale obiettivo verrà raggiunto, tra-
mite misure accertabili, migliorerà
a livello misurabile la comprensione
interculturale e calerà, sempre in
maniera misurabile, il disagio in am-
bito scolastico.
La variabile indipendente, che
deve essere spiegata, è quindi la
comprensione del Sé (incremento
dell’autoconsapevolezza). La ricerca
si caratterizza come ricerca-interven-
to esattamente perché tale variabile
vienemanipolata a livello sperimenta-
le
, tramite le pratiche socio-terapeu-
tiche attuate, per poi controllare se,
una volta effettivamente incremen-
tato il livello di autoconsapevolezza,
questo provochi le conseguenze ipo-
tizzate. La manipolazione della varia-
bile indipendente si verifica median-
te pratiche socio-terapeutiche che
intervengono sulle emozioni e sulla
comunicazione. Più precisamente,
i temi suddetti vengono affrontati
con l’uso di metodologie interattive
che prevedono l’utilizzo di
brainstor-
ming, role playing
, racconti metafo-
rici, simulazioni, lavori di gruppo. In
generale, le modalità utilizzate trag-
gono ispirazione dalla metodologia
gestaltica–fenomenologica, dall’et-
nometodologia e dallo stile del so-
ciodramma moreniano, integrato
con una rielaborazione operativa
della
frame analysis
di Goffman.
Nel nostro lavoroadottiamo il termi-
ne di interculturalità (interculturale)
intendendo con questo la possibilità
di dialogo e comprensione dell’Altro,
anche se culturalmente differenziato.
Questo per evitare equivoci di frain-
tendimento tra un’analisi delle di-
scontinuità emergenti tra moderno
e postmoderno e l’adesione (da noi
non condivisa) a paradigmi postmo-
dernisti, di stampo relativista. Infatti,
Senza titolo
serigrafia, 1974
anche se non sempre, la semantica
del termine multiculturalismo evoca
o la predisposizione politica ad un
meticciato culturale privo di radici
(quindi inautentico), o l’affermarsi in
pratica di modelli di sviluppo separa-
to, privi di relazioni tra ambiti cultural-
mente differenziati.
Interculturalità significa, molto sem-
plicemente, che si supera l’idea di una
omologazione culturale come base
necessaria dell’integrazione sociale
(idea tra l’altrotipicamentemoderna) e
che si considera possibile il dialogo tra
culture anche all’interno degli stessi si-
stemi politici. Da questo punto di vista
anche l’autenticità viene considerata
non già come “macchina desiderante”,
secondo i paradigmi postmodernisti,
ma come comprensione profonda dei
propri bisogni e capacità di empatia
(Ardigò, 1988).
Considerare il pluralismo culturale
non come un problema per il proces-
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