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ORIENTAMENTO E SOCIETÀ
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di non esprimeremai i loro sentimenti
scendono dal 78,8 al 15,1%, gli stra-
nieri dall’83,3 al 42,7%) e le situazioni
conflittuali. Si può quindi ritenere che
l’intervento abbia avuto un notevole
impatto sulle capacità relazionali de-
gli studenti, a tutti i livelli.
Si è poi voluto cercare di scorgere
in sintesi quale sia stato il fattore prin-
cipale, a livello di valori individuali, su
cui l’intervento abbia avuto un im-
patto. Tale fattore è stato individuato
mediante la costruzione di un indice
definito di autoconsapevolezza. Tale
indice è stato determinato, molto
semplicemente,
valutando
l’im-
portanza attribuita dall’intervistato
all’affermazione “
In questo momento,
per me è importante decidere da solo
della mia vita
4
. Nel senso che que-
sta affermazione voleva significare,
significato costruito tramite i metodi
qualitativi, è
importante per me de-
cidere da solo della mia vita essendo
consapevole dei condizionamenti de-
rivanti dai gruppi sociali di riferimento
(famiglia, pari, media) nei confronti del
mio Ego.
Decidere da solo della mia vita si-
gnifica in questo contesto saper di-
stinguere tra i miei bisogni profondi
(attribuibili al Sé) e i desideri dell’Io
condizionati dai contesti sociali. Ciò
ha ovviamente impedito una di-
spersione semantica del significato
dell’affermazione, che si sarebbe
venuta a creare in un qualsiasi que-
stionario distribuito ad un campione
casuale su cui non si era operato a
livello di interventi psico e socio te-
rapeutici. Affermazione inserita in
una batteria di 12 temi, dove i 5 livelli
possibili di importanza attribuibili
erano i seguenti:
Per niente importante
= 1
Poco importante
= 2
Abbastanza importante
= 3
Importante
= 4
Importantissimo
= 5
Infatti mentre il 56,4% degli stu-
denti, prima dell’intervento, dichia-
rano come importantissimo (valore
5) il fatto di “Decidere da solo della
mia vita”. Dopo l’intervento, questo
item viene considerato importan-
tissimo dall’80% degli intervistati.
Su altri temi non si registra un tale
cambiamento negli atteggiamenti.
Questo sembra dimostrare (al di là di
ogni ragionevole dubbio) che il lavo-
ro svolto sull’autonomia individuale
e sulla scoperta dell’Altro mediante la
scoperta del Sé, abbia avuto un note-
vole successo. In sintesi, il messaggio
secondo cui si può essere uguali solo
attraverso la differenza sembra essere
stato percepito e registrato dall’accre-
sciuta importanza attribuita all’auto-
consapevolezza (nel senso di ricono-
scimento dei condizionamenti sociali
che agiscono a livello di Ego), assieme
alle migliorate competenze relazionali
(fattori di risoluzione dei conflitti di va-
lore) indicate dagli intervistati nel que-
stionario post-intervento
.
L’evidenza empirica di tali esiti ri-
sulta confermata dalle domande di
controllo poste relativamente ad at-
teggiamenti su cui l’intervento non
ha lavorato. Per esempio la rabbia
come reazione disfunzionale. Gli at-
teggiamenti relativi a questo com-
portamento non sono infatti mutati
prima e dopo l’intervento. Proprio
perché non c’era nessun nesso logi-
camente causale che ne determinas-
se il cambiamento.
Per concludere, i risultati indicano
anche un incremento degli indici di
maturità, calcolati sulla base della
misurazione di una serie di atteg-
giamenti dichiarati nei confronti dei
genitori e dei docenti. L’indice di ma-
turità pre-intervento nei confronti
dei genitori era del 66.7%. Diventa
del 70%. Quello nei confronti dei
docenti dell’89,8%. Post-intervento
diventa del 95%. In questo caso l’evi-
denza empirica non è completa. Altri
fattori potrebbero influire su questo
aumento (comunque non estrema-
mente elevato) di maturità (auto-
dichiarato) nei confronti di adulti
significativi quali i genitori e gli in-
segnanti. Bisogna però notare che
tra il questionario pre e quello post-
1...,82,83,84,85,86,87,88,89,90,91 93,94,95,96,97,98,99,100,101,102,...124
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