QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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intervento sono passati poco più di
due mesi. Il fattore tempo potrebbe
essere quindi considerato gerarchi-
camente inferiore rispetto all’impat-
to relativo gli interventi svolti.
CONCLUSIONI
La ricerca-intervento svolta sembra
confermare alcune ipotesi avanzate a
livello teorico. Agendo sulla base del-
la distinzione tra Sé ed Io si perviene
alla consapevolezza dei propri con-
dizionamenti sociali, ciò permette di
accedere ai significati dei valori di rife-
rimento, distinguendo tali significati
dai comportamenti che, in maniera
socialmente condizionata e cultural-
mente e temporalmente variabile,
vengono svolti per aderire a tali valo-
ri. In sintesi,
i significati sono universali
(o meglio universalizzabili), i compor-
tamenti sono relativi (e vanno relati-
vizzati)
. Questo permette di superare
un approccio solo procedurale alle
intese normative, dato che in molti
casi i significati dei valori non rappre-
sentano temi conflittuali, ma i conflit-
ti nascono a livello di comportamenti
di adesione a tali valori (socialmente e
culturalmente condizionati).
L’elaborazione simbolica e lingui-
stica del sacro può quindi essere
fondata a livello di distinzione tra Sé
ed Io.
Detiene perciò un fondamento
pre-linguistico
. In altre parole, esiste
un’autonomia individuale, a livello di
elaborazione dei sentimenti morali,
che rimane universalisticamente va-
lida, per ogni essere potenzialmente
capace di individuazione, a qualun-
que cultura appartenga. Tale auto-
nomia è connessa all’esistenza di un
Sé distinto e comprendente, come
interfaccia socio-culturale, dall’Io.
Esiste una conferma empirica che
questo approccio possa diventare
un metodo di soluzione dei conflitti
di valore. Tale preliminare conferma
è offerta dai risultati della ricerca-in-
tervento qui illustrata, per cui specifi-
ci lavori psico e socio terapeutici sul-
la “mancanza di presenza”, finalizzati
ad acquisire la consapevolezza dei
propri condizionamenti cristallizzati
nelle “maschere dell’Io”, determina-
no un incremento di consapevolez-
za ed un conseguente incremento
delle competenze relazionali, con
relativa diminuzione dei conflitti di
valore, derubricati come conflitti tra
maschere egoiche, come desideri di
affermazione, non bisogni di ricono-
scimento. Siamo convinti che si trat-
ta di un percorso da sviluppare.
Elisabetta Damianis
Daniele Ungaro
Università di Teramo
Gli autori ringraziano la prof.ssa
Renata Kodilija per la collaborazione
fornita a livello metodologico.
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