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ORIENTAMENTO E SCUOLA
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che grazie allamessa in campo di due
strumenti. Il primo, l’
osservazione reci-
proca
tra docenti
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, che ha consentito
non solo il confronto ma anche l’ac-
quisizione di consapevolezza delle
proprie routine che in quanto tali ri-
mangono spesso tacite. Il secondo, il
diario
, che come strumento cognitivo
e socio-affettivo, ha permesso all’in-
segnante di registrare i fatti e mante-
nerli in “in memoria” e soprattutto di
assumere consapevolezza della pro-
pria pratica, senzamai trascurare l'im-
portanza del proprio immaginario.
Scrivere sulla propria pratica didat-
tica mette i docenti nelle condizioni
di poter rivisitare le esperienze agite
per coglierne il senso: «
Lascritturaper-
mettedimettersi adistanza, di costruire
delle rappresentazioni, di costituire una
memoria, di rileggersi, di completare, di
tentare delle interpretazioni, di prepa-
rare altre osservazioni
»
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. Raccontare
favorisce il passaggio «
dall’implicito
all’esplicito attraverso l’assegnazione
di significati particolari alle parole e la
costruzione di varie strutture narrative,
ognuna con una propria valenza
»
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.
Essa facilita inoltre la messa in rela-
zione della teoria con la pratica: la
teoria consente di leggere la pratica
e di comprenderne i significati e allo
stesso tempo la pratica fornisce un
contesto di senso e un banco di prova
per la teoria.
Il
secondo seminario
realizzato alla
fine del percorso è servito per riflet-
tere, a partire dall’interscambio del-
le esperienze messe in pratica, sul
progetto attuato durante l’anno ed
evidenziare aspetti di forza e di criti-
cità del lavoro svolto. I docenti erano
invitati a presentare le pratiche realiz-
zate ai colleghi discutendo con loro
le tappe più significative, i momenti
di criticità o di impasse e le strategie
individuate e messe in campo.
Per favorire la discussione, i docenti
hanno presentato al gruppo alcune
esperienze didattiche selezionate e,
a partire dalle loro narrazioni, ha avu-
to luogo la discussione in una tavola
rotonda finalizzata all’analisi dei pro-
cessi messi in atto. La tavola rotonda
è stata organizzata fornendo a tutti i
docenti, in anticipo (una settimana
prima), una serie di affermazioni e
domande utili a orientare sia la pre-
sentazione dell’UA realizzata, sia la di-
scussione collettiva finale nel gruppo
(Figura 8).
CONSIDERAZIONI SUL
PERCORSO FORMATIVO
La formazione è partita dal recupe-
ro delle
storie personali
dei docenti e
dalle loro convinzioni e
conoscenze
implicite
sul significato dell’orientare
in ambito scolastico.
Nei gruppi riflessivi realizzati all’in-
terno dei laboratori sulla funzione
tutoriale è stato possibile individuare
e rilanciare gli elementi decisivi che
hanno condizionato, positivamen-
te o negativamente, il percorso di
Le scelte della percezione
tempera su cartoncino, 1967
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