ORIENTAMENTO E SCUOLA
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zione storico-normativa, in una di-
mensione nazionale ed europea, per
arrivare a delineare il cambiamento
di fondo che, a partire dagli anni ’90,
ha contrassegnato la legislazione
scolastica: il passaggio da una logica
di intervento indirizzata ad attività
di recupero e contrasto, a una logi-
ca di sistema ordinario e integrato di
azioni finalizzate a sostenere il suc-
cesso formativo di ciascun studente.
Il successo formativo diviene l’obiet-
tivo prioritario del sistema sociale in
quanto ricompone l’unitarietà degli
studenti che si formano lungo tutto
l’arco della loro vita. L’orientamen-
to non riguarda più soltanto alcuni
periodi della vita
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e non è più da
intendersi come azione svolta esclu-
sivamente da specialisti esterni che
indirizzano il soggetto verso percorsi
per lui ottimali.
Orientarsi significa analizzare le
proprie risorse e i propri limiti, esami-
nare realisticamente opportunità e
vincoli contestuali per assumere de-
cisioni in modo autonomo, mettere
in atto comportamenti tesi a realizza-
re il proprio progetto di vita, adattarsi
all’ambiente, affrontare positivamen-
te la transizione e il cambiamento.
L’orientamento rappresenta un per-
corso continuo di sviluppo dell’auto-
nomia personale e un contributo im-
portante al processo di costruzione
dell’identità individuale e sociale.
La scuola gioca un ruolo importan-
te nel promuovere processi di auto-
orientamento nel soggetto: l’attività
didattica, oltre a favorire l’apprendi-
mento di specifici contenuti discipli-
nari, contribuisce a incrementare la
conoscenza di sé e della realtà sociale,
a potenziare le diverse abilità di fron-
teggiamento della realtà, a sviluppare
i processi di conoscenza, crescita e ap-
prendimento individuali e collettivi, a
facilitare il trasferimento e lo scambio
di competenze all’interno di concreti
percorsi formativo-professionali. Le
azioni possibili in ambito scolastico si
muovono da un basso grado di speci-
ficità (attraverso la didattica orientati-
va) ad un alto grado di specificità (la-
boratori specifici, progetti ponte, ASL,
stage, testing) e sono realizzati grazie
all’intervento coordinato e congiunto
di docenti ed esperti. L’orientamento
rientra dunque a pieno titolo nelle
azioni della scuola. Come sostie-
ne Maria Luisa Pombeni
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il sistema
scolastico-formativo contribuisce alla
maturazione del processo di auto-
orientamento attraverso due tipi di
funzione. La prima è di natura impli-
cita alla propria finalità istituzionale
(funzione formativa) in quanto gli
obiettivi dell’attività formativa (cresci-
ta della persona, sviluppo della cultu-
ra e di un metodo scientifico) hanno
una ricaduta indiretta sulla matura-
zione del processo di auto-orienta-
mento, consentendo la maturazione
di competenze orientative di base o
propedeutiche al fronteggiamento
di specifiche esperienze di transizio-
ne. Questa funzione coincide con le
finalità della didattica orientativa ed è
di stretta competenza dei docenti. La
Cesto
tempera su cartoncino, 1963