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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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delle proprie azioni. Come sostiene
Perrenoud, attraverso la pratica ri-
flessiva «
il soggetto prende la propria
azione, i propri funzionamenti mentali
per oggetto della sua osservazione e
della sua analisi, egli tenta di percepi-
re e di comprendere il proprio modo di
pensare e di agire
»
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. Per stimolare la
pratica riflessiva i docenti nei consigli
di classe appositamente riunitesi e
con il supporto del ricercatore, erano
invitati a spiegare, a giustificare e a
interpretare le loro pratiche. Il ruolo
fondamentale giocato dal ricercatore
in questi casi consisteva nel creare e
supportare un clima positivo e ras-
sicurante all’interno della comunità
che consentisse ai singoli di raccon-
tare e raccontarsi al gruppo senza il
timore di critiche e giudizi valutativi,
garantendo così la condivisione dei
significati e la riflessione sull’azione.
Il lavoro di ri-costruzione di senso è
stato reso possibile e supportato an-
a. Mappe delle conoscenze
Utilizzare le matrici cognitive (mappe iniziali sulle conoscenze ingenue) degli studenti,
individuali e/o di gruppo per documentare lo sviluppo incrementale delle conoscenze. A
partire dalle matrici si arriverà a definire la mappa scientifica delle tematiche trattate,
evidenziando progressivamente le conoscenze che gli studenti via via acquisiscono. In que-
sto modo lo studente visualizzerà i significati acquisiti, le loro interconnessioni e il percorso
conoscitivo realizzato.
b. Domande stimolo da utilizzare durante il percorso sia in forma individuale che in piccolo
o grande gruppo. Ogni docente, o gruppo di progetto, selezionerà le domande opportune
da porre di volta in volta in relazione al lavoro svolto. Le domande vanno prioritariamente
raccolte a livello individuale per conoscere le riflessioni personali da proporre, in un secondo
tempo in gruppo, per il confronto e la discussione.
Queste domande sono strumenti di riflessione per lo studente, confluiscono nel suo "diario
di apprendimento", e fungono, per l'insegnante, da strumento di controllo dell'efficacia
dell'UA.
Esempi:
1. Cosa ho imparato oggi?
2. Quali strumenti ho utilizzato? Quali risorse?
3. Quali procedure ho utilizzato?
4. Quali strategie ho messo in atto? Mi sono servite?
5. Quali difficoltà ho incontrato?
6. Come ho superato le difficoltà che ho incontrato?
7. In quali attività o compiti mi sono sentito più sicuro? Perchè?
8. Cosa ho saputo fare bene?
9. Cosa mi ha reso facile il compito?
10. Quali nuove modalità di lavoro ho scoperto?
c. Narrazione
Consiste nell'utilizzo di forme scritte a cura dello studente che descrivano sinteticamente
il percorso di apprendimento sperimentato, soprattutto nei passaggi significativi. La nar-
razione raccolta può essere pensata con una consegna di lavoro quale: "Descrivi ciò che hai
sperimentato oggi".
Tutte e tre le proposte sono da ritenersi intercambiabili e combinabili, sono utilizzabili per
costituire una raccolta di materiali in un'ottica di valutazione autentica a carattere me-
tacognitivo e riflessivo.
Attraverso questa documentazione lo studente visualizza il proprio percorso così da po-
terlo ripercorrere riflessivamente e acquisire consapevolezze utili anche a future riproget-
tazioni o a strategie migliorative.
Il "Diario di apprendimento" è utile al docente in quanto strumento documentale di rife-
rimento e fonte di dati per calibrare gli interventi sul percorso progettuale.
Figura 7: Documentazione per favorire la riflessione
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