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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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responsabile nello svolgimento del
lavoro; egli è in grado di «analizza-
re le proprie pratiche, di risolvere
problemi, di inventare strategie»
8
.
La formazione deve riuscire a far
dialogare pratica e teoria sostenen-
do i docenti nelle loro «capacità di
analisi delle proprie pratiche e di
metacognizione» secondo «un ap-
proccio alle situazioni vissute del
tipo azione-sapere-problema»
9
. In
questo modo, il soggetto assume
come oggetto dell’osservazione e
dell’analisi la propria azione pro-
fessionale e i propri funzionamenti
mentali nel tentativo di percepire e
di comprendere il proprio modo di
agire e di pensare.
Una formazione che parte dun-
que dalla pratica e aiuta i docenti
a leggerla criticamente attraverso
la messa in campo di nuovi e parti-
colari dispositivi formativi in grado
di supportare i docenti sia nel pro-
cesso di “decodifica”, sia in quello di
“comprensione” della pratica, svi-
luppando in loro le capacità di sa-
per analizzare, saper riflettere e sa-
per giustificare le proprie azioni
10
.
Il secondo presupposto, la dimen-
sione sociale dell’apprendimento
,
muove dalla considerazione che i
docenti non operano in solitudine,
ma si trovano inseriti in una comu-
nità nella quale condividono stru-
menti, artefatti, discorsi e pratiche.
È all’interno di questa comunità che
costruiscono e rinforzano non solo
i propri saperi, ma anche l’identità
personale e professionale.
Nelle comunità hanno luogo con-
tinui confronti tra le diverse rappre-
sentazioni e le differenti pratiche
agite ed è la consapevolezza di
questa diversità che può condurre
il singolo a modificare i propri punti
di vista e le proprie rappresentazio-
ni riguardo ad aspetti salienti del-
la professionalità e in relazione al
processo di insegnamento-appren-
dimento. La crescita professionale
avviene dunque in specifici contesti
comunitari ed è il risultato della me-
diazione delle diverse prospettive
dei partecipanti che negoziano e
adattano continuamente i significa-
ti da attribuire agli eventi. Le comu-
nità di pratica possono delinearsi
come comunità di apprendimento
se vengono supportate da processi
formativi che le accompagnano e le
sostengono, favorendo la messa in
atto di processi riflessivi rispetto alla
significatività dei percorsi e delle
traiettorie tracciate: è questa pre-
sa di coscienza che rende possibile
l’apprendimento nella pratica.
In tal senso, questo secondo pre-
supposto fornisce ulteriore signifi-
cato al primo.
Infine,
il terzo presupposto, far
dialogare le diverse comunità
, ri-
guarda la progettazione dei per-
corsi formativi e la necessità che
Figura 1:
I presupposti
della formazione
dei docenti
1,2,3,4,5,6,7,8 10,11,12,13,14,15,16,17,18,19,...124
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