SPAZIO APERTO
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Bronzetto
bronzo, 1985
scuna categoria di portatori di inte-
resse. Questo è un sistema efficace
per decisioni di tipo organizzativo e
con un basso livello di innovazione
richiesto. Quando però il processo
partecipativo viene avviato per fa-
vorire la creatività, l’emergere di so-
luzioni nuove, la raccolta di quante
più informazioni e idee possibili,
l’approccio rappresentativo non ri-
sulta funzionale allo scopo perché
limita il numero dei partecipanti e
affida loro il solo ruolo rappresenta-
tivo ed istituzionale. L’approccio uti-
lizzato dalla metodologia dell’Open
Space Technology è invece quello di
coinvolgere contemporaneamente
tutti gli stakeholder (fino a 1000 par-
tecipanti), proprio per favorire la vi-
sione di ciascuna questione da tutti i
possibili punti di vista.
2. LA “PERDITA DI CONTROLLO”
SUL PROCESSO DECISIONALE
In secondo luogo, è fondamen-
tale che, chi è istituzionalmente
competente per una decisione, de-
finisca i limiti del processo che in-
tende avviare, ovvero in che misura
è disponibile a ‘perdere il controllo’
e coinvolgere realmente gli inter-
locutori. La decisione può essere
vista come un processo gestito in
modo centralizzato seppure rea-
lizzato con il coinvolgimento di sta-
keholder interni ed esterni oppure,
come un’azione di ‘regolazione’ di
interessi differenti e, a volte, con-
trapposti. Il massimo della ‘perdita
del controllo’ si raggiunge quando
i portatori di interesse non sono
solo ascoltati nella definizione de-
gli obiettivi, ma definiscono di co-
mune accordo gli obiettivi e poi
partecipano in prima persona alla
loro realizzazione, entrando a fare
parte, non solo dei processi deci-
sionali, ma anche di quelli di eroga-
zione del servizio. Infine, l’ambito
di decisione può essere limitato ad
alcuni aspetti dei temi di compe-
tenza (che vanno quindi ben deli-
mitati) o contribuire alla definizio-
ne dell’intera strategia in materia.
Le opzioni prescelte influenzeran-