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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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cetto relativo: oggettivamente, tra due culture o
subculture esiste semplicemente una differenza
culturale, nel senso che ciascuna cultura rafforza
e incoraggia lo sviluppo di comportamenti adat-
ti alle proprie esigenze e ai propri valori, quindi
non vi è una ‘cultura’migliore di un’altra, ma una
risulta essere più adatta e funzionale rispetto la
realtà in cui viene esercitata. È solo quando un
individuo deve adattarsi a una cultura o sub-
cultura diversa da quella in cui è cresciuto, e
competere con altri nell’ambito di tale cultura o
subcultura, che la differenza culturale potrà di-
ventare uno svantaggio culturale. Per ovviare al
fatto che un test, quale esso sia, tenda a favorire
i soggetti provenienti dall’ambiente culturale in
cui il test stesso è stato elaborato, si è cercato di
costruire test transculturali che vogliono elimi-
nare dalla valutazione certi parametri che diffe-
renziano una cultura dall’altra.
Un esempio tipico è l’influenza della lingua:
se i gruppi culturali che si vogliono sottoporre a
test parlano lingue diverse, il test dovrebbe po-
ter fare a meno della parola da parte dell’esami-
natore o dei soggetti. Altro parametro cruciale
lo si ha quando si è in presenza di livelli di sco-
larità molto differenti tra loro, e dove vi sia l’alta
probabilità di avere soggetti analfabeti o con
scarsi apprendimenti culturali di base, in questi
casi ciò che va eliminato dal test è la lettura. Un
terzo parametro cruciale, che spesso viene for-
temente sottovalutato, e alcune volte neanche
preso in considerazione, che può differenziare
significativamente le culture o le subculture, è
la velocità. Non soltanto il ritmo della vita quo-
tidiana, infatti, ma anche la motivazione a fare
in fretta e il valore attribuito alla rapidità di ese-
cuzione variano notevolmente da una nazione
all’altra, da una minoranza etnica all’altra all’in-
terno di una stessa nazione, e a seconda che si
tratti di subculture urbane o rurali.
Un ultimo parametro da ricordare quale ele-
mento discriminante, in maniera significativa,
tra culture, riguarda il contenuto del test stes-
so. Molti test non linguistici per esempio, utiliz-
zano nelle prove di informazione elementi che
risultano essere specifici e significativi per certe
culture e non per altre. Cioè, possono richiede-
re da parte del soggetto la comprensione della
funzione di oggetti quali il violino, il francobollo,
il temperino, i fazzoletti di carta, o le creme pro-
tettive per il sole, che persone cresciute in cultu-
re relativamente isolate, non potranno essere in
possesso dell’insieme di esperienze necessarie
per rispondere correttamente a queste prove.
Oggi è universalmente riconosciuto che i fat-
tori ambientali e quelli ereditari interagiscono
ad ogni stadio evolutivo dell’organismo, e che
tali effetti sono inestricabilmente legati nel com-
portamento che ne risulta. Per quel che riguarda
l’uomo, si è visto come la cultura permei pres-
soché tutti i suoi contatti con l’ambiente. Dal
momento che tutto il comportamento è sog-
getto all’influenza dell’ambiente culturale in cui
l’individuo viene allevato, ed dal momento che i
test psicologici non sono altro che campioni del
comportamento, è inevitabile che le influenze
culturali vengano riflesse nel rendimento ai test.
Di conseguenza è futile cercare di inventare un
test che sia libero da influenze culturali.
L’obiettivo che ci si pone oggi, nella costru-
zione di test transculturali è, piuttosto, quello
di riuscire a elaborare prove che presuppon-
gono soltanto le esperienze che sono comuni
a culture diverse. Inoltre dovrebbe darci una
misura delle aree che più distanziano la cultura
indagata dalla cultura indagatrice. Per altro, se
è vero che ‘l’intelligenza’, perché di fatto è que-
sto uno degli elementi principali delle valuta-
zioni psicologiche, è quella particolare com-
binazione di abilità che rivestono importanza
nell’ambito di una data cultura, eliminare le
differenze culturali da un test equivale proba-
bilmente ad eliminare da quel test qualunque
misura dell’’intelligenza stessa, mentre dob-
biamo sempre ricordare che i sistemi di valore
di una determinata cultura, costituiscono una
parte integrante ed essenziale del concetto di
intelligenza da cui la capacità di attivare com-
portamenti e adattamenti in sintonia con le esi-
genze e i valori della propria vita.
CULTURALE UNIVERSALMENTE VALIDO
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