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ORIENTAMENTO E SOCIETÀ
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Poeti russi del '900
medaglia in bronzo, 1980
1. L’assimetria relazionale
: gene-
ralmente le relazioni fra opera-
tori sanitari e utenti, a qualsiasi
realtà essi appartengano, è per
definizione di tipo asimmetri-
co. Questo sia per il ruolo che
gli operatori rivestono, sia per
le competenze che possiedono,
le quali, fra l’altro, sono proprio
ciò di cui necessita l’utente.
Nella relazione con l’immigrato
l’asimmetria si accentua, non
solo dove c’è una distanza di
ruolo e abilità, ma anche di let-
tura e comprensione della realtà
cui il migrante è portatore. Non
sempre, infatti, i classici inter-
venti possono essere ben com-
presi e a volte tollerati dal sog-
getto migrante.
2. L’accesso ai servizi
: l’uso e la co-
noscenza dei servizi da parte
degli stranieri dipende da fattori
socioeconomici, culturali e rela-
zionali (famiglia, rete amicale o
della comunità, ecc.). Vi è inoltre
da tener presente la complessi-
tà dell’organizzazione del siste-
ma sanitario e dei vari servizi
che esso eroga.
Per i minori la strada può essere
ancora più complicata, perché, oltre
a gestire tutte le loro difficoltà, devo-
no
fare i conti
anche con quelle degli
adulti. Ad esempio, le madri immi-
grate possono entrare in crisi nell’ac-
cudire i propri bambini più piccoli. Il
bambino, infatti, cresce in una culla
culturale, costruita attraverso le inte-
razioni con lamadre, che lo protegge
e che lo accompagna nel mondo. La
madre immigrata, però, non ha più i
riferimenti culturali tradizionali e, di
conseguenza, il sistema di cura del
piccolo non ha più lo stesso signifi-
cato di quello del paese d’origine,
perché si colloca in un sistema sim-
bolico differente. Esso, quindi, può
ridurre la sua efficacia rifugiandosi
in forme
meccaniche
a bassa satura-
zione emotivo-affettiva. Non a caso,
le situazioni più critiche, si individua-
no in quelle famiglie, e di riflesso nel
minore, che presentano difficoltà ad
integrare il vecchio sistema culturale
con quello nuovo. Gli esiti di questa
criticità, per quanto attiene il mino-
re, si possono individuare principal-
mente in due aspetti:
1. l'incomprensione e il disorienta-
mento
. Quando un minore rag-
giunge i genitori in un paese
straniero viene a contatto con
un mondo tutto diverso da quel-
lo in cui era abituato a vivere. È
diverso nella lingua, nello spazio
geografico, nelle regole sociali
(implicite ed esplicite), nelle mo-
dalità di relazione, nell’organiz-
zazione dei ruoli, nell’utilizzo del
corpo ecc. Il minore può trovarsi
così disorientato, confuso e spa-
esato, perché i vecchi punti di
riferimento ambientali, valoriali
e sociali non sono più presenti,
ed è costretto ad impararne, po-
tremmo anche dire ‘subirne’, di
nuovi, insieme alla lingua e alle
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