quaderni_34 - page 108

INFORMA
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modello GIRC oggetto di trasfe-
rimento in vista della scelta delle
funzioni del modello che ciascun
contesto sede di trasferimento in-
tende implementare. Al termine di
questo
work package
ciascun part-
ner italiano sede di sperimentazio-
ne (Provincia di Bologna, Provincia
di Milano, Regione Friuli Venezia
Giulia, Regione Marche) ha definito
le proprie specificità nell’applica-
zione del modello.
La fase di
condivisione di strumen-
ti
è di estrema importanza per ren-
dere operativo il trasferimento del
dispositivo di integrazione fra sevi-
zi di orientamento. Infatti, la pecu-
liarità del progetto GIANT consiste
nel trasferimento di un ‘modello’
di dispositivo/servizio di orienta-
mento all’interno delle sopra citate
pubbliche amministrazioni italia-
ne. Un ‘modello’, tuttavia, non può
che collocarsi, per definizione, su
un livello di
astrazione
e
generali-
tali da facilitarne l’adattamento
in contesti differenziati senza sna-
turarne gli obiettivi di fondo. Cosa
accade, dunque, quando questo
modello deve essere assunto in
contesti terzi? In che modo il mo-
dello GIRC può diventare uno stru-
mento concreto per i decisori isti-
tuzionali interessati a promuovere
una politica di qualità e integrazio-
ne fra servizi nell’orientamento? La
risposta che il progetto GIANT ha
dato a questa domanda è stata, in
primo luogo, quella della condivi-
sione di metodologie e strumenti
operativi all’interno del partena-
riato e, successivamente, anche
e soprattutto fra gli operatori dei
diversi settori (scuola, lavoro, for-
mazione professionale) che, con
competenze diverse, intervengono
nel campo dell’orientamento e che
ciascun ente pubblico italiano ha
coinvolto e coinvolgerà nella fase
di applicazione del modello. Le
aree di lavoro identificate dal pro-
getto GIANT per la condivisione di
metodi e strumenti sono state:
a. la valutazione delle azioni di
orientamento;
b. la metodologia per l’utilizzo di
strumenti di orientamento;
c. la raccolta di buone pratiche su
servizi/percorsi/servizi di orien-
tamento per i giovani under 25.
Come già indirettamente antici-
pato, le attività di
applicazione del
modello
, previste nel work package
3, sono fortemente intrecciate con
le attività relative alla condivisione
di strumenti.
Il legame fra queste due fasi di
lavoro, già ipotizzato in fase di pro-
gettazione, si è meglio delineato e
precisato negli aspetti più applica-
tivi in corso d’opera, contribuendo
a definire il piano di lavoro della
fase di applicazione del modello. In
questa terza fase il compito di cia-
scuna istituzione pubblica italiana
è quello di individuare, all’interno
del modello GIRC, le funzioni rite-
nute più strategiche per lo svilup-
IL PROGETTO GIANT IN FRIULI VENEZIA GIULIA
La regione FVG, una delle quattro
amministrazioni pubbliche partner
nel Progetto GIANT, ha attualmente
completato la fase di adattamento
del modello con l’elaborazione del
proprio piano di trasferimento e,
dallo scorso aprile, avviato la fase
di condivisione degli strumenti
di supporto tramite un percorso
formativo modulare rivolto ai
docenti del proprio sistema sco-
lastico/formativo, di cui verrà
data informazione nel prossimo
numero della rivista.
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