QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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que riferite a tutti i dati ottenuti e
che non possono non far riflettere
sull’importanza che deve assumere
la formazione dei futuri psicologi
scolastici.
Le ipotesi formulate in partenza
nella ricerca sono state sufficiente-
mente soddisfatte: le variabili socio-
demografiche sesso ed età non han-
no influito sulle opinioni espresse
dai due gruppi considerati, mentre
l’appartenenza a uno dei due ruoli
ha dimostrato essere significativa
per alcuni aspetti.
I soggetti della categoria “Psicolo-
gi” hanno fornito maggiori risposte
positive nell’area “Relazione”, area
che comprende anche item relativi
all’affermazione di un ruolo autono-
mo e ben strutturato dello psicolo-
go scolastico.
La differenza di risposta rispetto
al ruolo “Psicopedagogista” pare di
facile interpretazione; anche Trom-
betta (1997), in una ricerca presen-
tata sulla percezione dello psicolo-
go all’interno della scuola, con lo
stesso tipo di soggetti, riscontra un
atteggiamento fondamentalmente
ambiguo da parte degli psicopeda-
gogisti nei confronti dello psicologo
scolastico. L’ambiguità deriverebbe
dalla sovrapposizione di compe-
tenze tra le due figure professionali
(psicologo scolastico e psicopeda-
gogista) che sono state talvolta os-
servate. La matrice di preparazione,
del resto, è comune: gli psicopeda-
gogisti, citando l’ordinanza Mini-
steriale del 1989, sono considerati
ricercatori-osservatori, esperti in in-
terazioni comunicative e relazionali,
collaboratori con i docenti, studiosi
dei processi evolutivi di età infantile
e adolescenziale. Queste definizioni
sono molto simili al “codice rappre-
sentativo”dello psicologo scolastico
visto dai Disegni di Legge, nei quali
sono citate le competenze relative
ad aspetti organizzativi e istituzio-
nali, oltre che a compiti prettamen-
te psicologici ed educativi.
Il terreno della psicopedagogia e
quellodellapsicologia sonodavvero
vicini; una delle ipotesi emerse dalla
ricerca presentata da Trombetta ri-
guarda infatti la potenziale collabo-
razionedelleduefigureprofessiona-
li, una collaborazione che già esiste
nella scuola tra lo psicopedagogista
e gli psicologi dei Servizi Territoriali.
Quello che gli stessi psicopedago-
gisti ammettono è il bisogno di una
cooperazione più stretta e costante
con gli psicologi e questo potrebbe
avvenire soltanto se questi ultimi
appartenessero al tessuto scolasti-
Ritratto del pittore Spreafico
carta su tela, 1935