QUADERNO_33 - page 21

ORIENTAMENTO E SCUOLA
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FATTORI CHE DETERMINANO IL DISAGIO E LA DISPERSIONE SCOLASTICA
1. FATTORI
RICONDUCIBILI ALLA
FAMIGLIA
1A) Svantaggio sociocultu-
rale
- basso livello di istruzione dei
genitori e delle altre figure
parentali;
- condizioni socioeconomiche
disagiate, situazione di disoc-
cupazione, sotto-occupazione;
- condizioni abitative non
favorevoli;
- scarsi stimoli linguistici e
culturali;
- carenze affettive;
- isolamento familiare.
1B) Atteggiamenti educativi
inadeguati dei genitori
- atteggiamento iperprotettivo:
determina il più delle volte una
carenza di impegno nell’affron-
tare le nuove situazioni o le
difficoltà quotidiane, nonché le
regole del vivere insieme;
- atteggiamento autoritario: il
dispotismo dei genitori impo-
ne frequenti frustrazioni al
figlio, il quale può reagire con
chiusura o rinuncia all’iniziativa,
oppure tendenza all’opposi-
zione, all’aggressività;
- atteggiamento permissivo: il
cedere ad ogni capriccio (per
vivere in pace, o per principio,
per desiderarne l’affetto o per
debolezza di ruoli) può essere
vissuto dal figlio come mani-
festazione di scarso interesse;
inoltre la mancanza di frustra-
zioni che un eccesso di liberali-
smo comporta, non permette
lo sviluppo della capacità di
tollerare la frustrazione, che,
inevitabilmente, i rapporti
interpersonali e le situazioni
extrafamiliari provocano;
- svalutazione del figlio: atteg-
giamento che genera un senso
di inferiorità generalizzato e un
senso di impotenza di fronte
alle situazioni da affrontare,
nonché difficoltà nei rappor-
ti con i compagni poiché il
soggetto svalutato risponderà
a volte con aggressività, a volte
assumendo un ruolo di suddi-
tanza;
- incoerenza negli atteggia-
menti: sia che dipenda da
entrambi i genitori, sia che si
manifesti da parte di uno solo
non consapevole delle proprie
contraddizioni, la mancanza
di coerenza e di continuità nel
modo di comportarsi degli
adulti si ripercuote sull’affetti-
vità dei ragazzi aumentandone
le difficoltà di adattamento.
1C) Carenze contesto relazio-
nale
- povertà di relazioni offerte;
- bassa qualità nel realizzare il
ruologenitorialedimediatore
conunmondo esterno, ricco, se-
ducente, articolato e complesso.
2. FATTORI
RICONDUCIBILI ALLA
SCUOLA
2A) Strutture
- mancanza di strutture e
servizi adeguati (aule, palestra,
laboratori, mensa);
- classi rigide rispetto ad ogni
attività;
- organizzazione didattica
poco funzionale (inadeguata
utilizzazione delle ore di com-
presenza, di attività aggiun-
tive...);
- tempi“concentrati”o“poco
distesi”;
- scarsa utilizzazione delle risor-
se culturali del territorio;
- rapporti non collaborativi con
la famiglia;
- formazione insegnanti non
idonea a prevenire le difficoltà,
ad affrontare il conflitto e il
disagio.
2B) Metodologie
- stile d’insegnamento di tipo
trasmissivo-nozionistico;
- stile educativo autoritario o, al
contrario, lassista;
- offerte di apprendimento
pocomotivanti;
- programmazione per conte-
nuti senza attenzione alla signi-
ficatività di ciò che si propone;
- scarso utilizzo dell’interazio-
ne sociale (apprendimento
cooperativo, lezione dialogata,
discussione tra pari, brainstor-
ming, attività di gruppo...);
- valutazione di tipo accertati-
vo-selettiva;
- scarsa competenza relaziona-
le dell’insegnante: con se stes-
so, con gli allievi, con i colleghi.
2C) Relazioni
- induzione di atteggiamenti
di sudditanza dell’alunno nei
confronti dell’insegnante;
- scarso rispetto della persona-
allievo;
- mancanza di collegialità tra i
docenti;
- inadeguate competenze
professionali in merito alle
strategie di conduzione della
classe;
- frattura comunicativa con la
famiglia.
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