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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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Sul Lago Maggiore
olio su tela, 1933
Tutti questi fattori concorrono alla
formazione del disagio scolastico
entrando in gioco reciprocamente e
con vario peso. Alcuni studiosi
-
so-
stengono che il concetto di disagio
scolastico deve essere tenuto distin-
to da altri concetti connessi, come
quelli di disagio psicologico, disagio
sociale o disagio adolescenziale. Pur
riconoscendo le profonde intercon-
nessioni esistenti tra tutte queste
forme di disagio, quello scolastico
è definito come uno specifico fe-
nomeno che nasce dall’incontro fra
ragazzo e scuola, dal processo dia-
lettico fra le richieste dell’istituzione
scolastica e la risposta dell’alunno
(Baldaro Verde, 1989). Per disa-
gio scolastico, Mancini e Gabrielli
(1998) intendono: “Uno stato emoti-
vo non correlato significativamente
a disturbi di tipo psicopatologico,
linguistici o di ritardo cognitivo, che
si manifesta attraverso un insieme
di comportamenti disfunzionali che
non permettono al soggetto di vi-
vere adeguatamente le attività di
classe e di apprendere con successo,
utilizzando il massimo delle proprie
capacità affettive e relazionali”.
1
Per la comprensione globale del
fenomeno rappresentiamo il qua-
dro dei fattori che determinano il
disagio e la dispersione in alcune
schede di sintesi:
1
. Fattori riconducibili alla famiglia
2
. Fattori riconducibili alla scuola
3
. Fattori riconducibili al contesto
sociale
4
. Fattori di origine interna al sog-
getto.
COME SI MANIFESTA IL
DISAGIO A SCUOLA
I primi sintomi di disagio emergo-
no con difficoltà di apprendimento:
gli allievi manifestano spesso una
discrepanza tra il potenziale cogni-
tivo stimato e le modalità di funzio-
namento a livello di apprendimento
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