i n f o rma
I PRINCIPI DELLA
PROPOSTA
TUTORJUNIOR DI
PSICOLOGIA
È da queste considerazioni iniziali
che il TJ di Psicologia prende
forma, e propone come figura di
tutor non più un docente, bensì
una
persona giovane
, con la
quale lo studente può confrontarsi
sapendo di avere di fronte qual-
cuno che prima di lui ha vissuto le
stesse difficoltà e ha saputo supe-
rarle
8
: sono tutor a Psicologia stu-
denti neolaureati della Facoltà,
dottorandi, o iscritti a Scuole di
specializzazione. Le attività di se-
lezione, formazione e supervi-
sione dei tutor sono coordinate
dalla prof.ssa Rossana De Beni,
Responsabile della Commissione
per il Tutorato di Facoltà.
Il riferimento teorico su cui si
fonda l’attività del Servizio TJ, e la
definizione di ruolo del tutor, è la
prospettiva metacognitiva all’ap-
prendimento
, in cui il concetto di
metacognizione è riassumibile
come l’insieme delle conoscenze
possedute sul proprio funziona-
mento cognitivo e delle abilità
strategiche atte a controllare tale
processo.
9
Interessante in questa
ottica è anche la modalità di sele-
zione dei tutor. Oltre a valutare la
carriera universitaria dei candidati
(che deve essere brillante e rispet-
tare il numero di anni di corso
previsti) viene utilizzato uno stru-
mento
10
(un test) che indaga tre di-
mensioni metacognitive ritenute
importanti:
-
le teorie implicite dell’intelli-
genza
. Dweck
11
distingue tra chi
concepisce le abilità intellettive
come fisse e difficilmente modi-
ficabili (teoria dell’entità), e chi
invece ritiene possano essere
migliorate attraverso l’impegno
(teoria incrementale). Chi pos-
siede una teoria dell’entità ten-
denzialmente è orientato alla
prestazione, e attribuisce i suc-
cessi ad abilità innate. Mentre
chi possiede una teoria incre-
mentale tendenzialmente è
orientato alla padronanza,
ossia mira alla all’acquisizione
di nuove abilità e conoscenze, e
attribuisce i risultati all’im-
pegno.
-
i processi attributivi
. Weiner
12
sostiene che le persone mettono
in atto dei processi per capire
chi o cosa è responsabile di un
evento, in base a tre dimensioni
principali: il
locus of control
(che
può essere interno alla persona
come ad esempio l’abilità, o
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
31
73
8
Scartezzini R. (1998),
L’impiego di stu-
denti universitari nell’attività di informa-
zione, orientamento e tutorato. Il rapporto tra
pari. Modelli ed esperienze di tutorato,
Gior-
nata di Studio, Università degli studi di Pa-
dova, 17 Aprile, Padova.
9
Cornoldi C. (1995),
Metacognizione e ap-
prendimento,
Il Mulino, Bologna.
10
Vedi nota 7.
11
Dweck C. S. (2000)
, Teorie del Sé. Intelli-
genza, motivazione, personalità e sviluppo,
Erickson, Trento.
12
Weiner B. (1985)
, An attributional theory
of achievement motivation and emotion,
Psy-
chological Rewiew 92, 548-573.
Albino Lucatello, Gelso, 1979, olio su tela, 120 x 110 cm