programma. Le iniziative estempo-
ranee hanno, in genere, un impatto
ridotto e tendono a non essere so-
stenuti nel tempo. Il loro sostan-
ziale fallimento, incrementa poi lo
scetticismo e la diffidenza nei con-
fronti di nuove proposte.
GLI SCOPI DEL
PROGETTO
Lo scopo principale, al di la dei con-
tenuti, è dunque quello di creare un
intervento di promozione e di pre-
venzione che funzioni. Che sia so-
stenibile. Che sia sostenuto, nel
tempo, abbastanza a lungo da pro-
durre cambiamenti stabili e genera-
tivi. Obiettivi principali sono la ri-
duzione del disagio nei giovani,
negli insegnanti e nelle famiglie, da
una parte. Il miglioramento delle
abilità sociali, emotive ed intellet-
tuali nella comunità, (intesa come
insieme di famiglie ed insegnanti
che si rapportano per uno scopo
condiviso), dall’altra. La strategia
che proponiamo è quella che è stata
definita una
vaccinazione psichica
contro i più comuni disturbi del
comportamento psico-sociale ad
esordio nell’adolescenza, utiliz-
zando le emergenti risorse della
Psi-
cologia Positiva.
Il taglio prevalentemente centrato
sulla prevenzione avrà come
popo-
lazione bersaglio
quella considerata
a rischio. La scelta di interventi pre-
valentemente promozionali potrà
essere destinata alla generalità della
popolazione. Nel caso di una stra-
tegia preventiva il focus sarà la pre-
venzione del disturbo depressivo e
delle sue numerose manifestazioni
coperte (bullismo, vittimismo, di-
sturbo di panico, disturbi alimen-
tari, alcoolismo), di alcuni disturbi
di personalità (borderline), dei
comportamenti auto/etero aggres-
sivi (suicidio e comportamenti para
suicidari, violenza, sport pericolosi)
e delle tossicomanie.
Nel caso di una strategia di promo-
zione della salute (con buone va-
lenze anche preventive), il focus
sarà il miglioramento della salute
generale, dell’eccellenza, del benes-
sere di tutta la comunità.
Nel primo caso, la
popolazione ber-
saglio
è quella scolastica, nella fa-
scia d’età che precede l’esordio cli-
nico dei suddetti disturbi. In altre
parole, giovani tra gli otto ed i tre-
dici anni e relative famiglie.
Nel secondo caso l’intervento può
essere orientato anche su diverse
fasce d’età, in relazione alle condi-
zioni più favorevoli all’implementa-
zione di un progetto di più ampio
respiro, difficilmente valutabile in
termini d’efficacia.
In caso di strategia preventiva, la
popolazione scolastica può essere
valutata con il test sulla depres-
sione e con il test cognitivo per ra-
gazzi. In base ai risultati si può rac-
comandare il diverso grado di par-
tecipazione al programma. I geni-
tori possono essere motivati coin-
volgendoli nella auto-valutazione
con il test per adulti e facendoli par-
tecipare attivamente al programma.
Mettere l’accento sulle risorse per-
sonali, piuttosto che sui problemi,
dovrebbe superare le resistenze
eventualmente indotte dalla conno-
tazione negativa, tipica della psico-
logia tradizionale.
Questi interventi dovrebbero favo-
rire lo sviluppo di un clima fami-
UN PROGETTO PER LO SVILUPPO SANO
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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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Albino Lucatello, Ostacoli, 1975, olio su tela, 150 x 120 cm