i n f o rma
Dalle risposte emerse si eviden-
ziano caratteristiche oggettive e
personali.
I vocaboli più utilizzati dai ra-
gazzi nel corso del confronto
sono stati: appagante, affasci-
nante, appassionante, interes-
sante.
2° Il lavoro che immagino
per il mio futuro…
Risposte: soddisfacente, appa-
gante, che mi realizza, reddi-
tizio, frenetico, efficiente.
I due gruppi di discussione in-
centrano il focus su:
- soddisfazione personale verso
redditività,
- dinamismo/velocità verso effi-
cienza.
È interessante rilevare come ri-
spetto al primo obiettivo di discus-
sione sia risultato per i ragazzi più
appetibile un lavoro/professione
che dia soddisfazione personale
piuttosto che possa essere esclusi-
vamente di tipo redditizio; mentre
nel secondo focus sia emerso pre-
ponderante da parte dei ragazzi
la propensione al come conciliare
il lavoro con i propri interessi, con
la propria vita familiare, relazio-
nale e/o sociale.
A conclusione del progetto i ra-
gazzi delle due classi che hanno
partecipato al percorso, fanno
sentire la loro voce attraverso
due brevi articoli.
LICEO TORRICELLI
“Ricercatori del Science Park di
Trieste negli scorsi giorni hanno
fatto “lezione” a noi alunni delle
classi terze ad indirizzo informa-
tico (sezioni D e A), del Liceo
Scientifico “E. Torricelli” di Ma-
niago. Con grande interesse noi
ragazzi abbiamo accolto l’inizia-
tiva, chiamata “Progetto Orienta-
mento alle Scienze;” abbiamo
partecipato attivamente alle atti-
vità di laboratorio proposteci e
alle discussioni. Tutto questo ha
avuto luogo in tre diversi giorni,
8, 10 e 17 maggio. Scopo degli
incontri quello di sensibilizzare
noi ragazzi sui problemi d’at-
tualità legati al mondo dei rifiuti
e dell’inquinamento, e farci co-
noscere il mondo della ricerca e
sperimentazione, campo della
scienza che oggi ha un continuo
bisogno di nuove menti allo
scopo di poter migliorare la
qualità della vita e accrescere lo
sviluppo tecnologico del nostro
paese che ritrova in altri stati
una sempre più forte concor-
renza. In laboratorio noi ra-
gazzi ci siamo divisi in due
gruppi, per poter agire a turno
e affrontare esperimenti sull’in-
quinamento delle acque e sullo
smaltimento dei rifiuti solidi par-
lando ovviamente anche della
raccolta
differenziata
che
troppa poca gente oggigiorno
fa.
Grazie a questo progetto, ab-
biamo avuto l’opportunità di im-
medesimarci in parte in quello
che è il lavoro del ricercatore,
chiedendoci se un giorno questo
potrà diventare il nostro lavoro.
Martino Tramontina
Alberto Martina
Classe 3B
“L’incontro con i tre ricercatori
dell’Area Science Park è stato
molto interessante. La giornata
si è articolata in 3 parti: la
prima, a cura del dottor Fabio
Tomasi, è servita ad illustrare le
situazione italiana nell’ambito
della ricerca e dell’innovazione
a livello europeo, secondo il
trattato di Lisbona. Andando
sempre più nello specifico, par-
lando quindi dei modi di fare ri-
cerca e innovazione, siamo en-
trati nel vivo dell’incontro con il
Dottor Francese e le sue due
collaboratrici Laura e Anto-
nietta.
Nella seconda parte (mattino e
pomeriggio) le due classi inte-
ressate, 3.A e 3.D, si sono di-
vise in due gruppi formati da
persone dell’una e dell’altra
classe. Mentre un gruppo ana-
lizzava i rifiuti e le varie distin-
zioni tra i tipi di plastiche, mese
a contatto con i vari agenti chi-
mici e non. L’altro era alle prese
con l’analisi dei reflui, tramite
la rilevazione del valore PH e
della concentrazione degli ioni
fosfato presenti nelle acque.
Forse, però, più importante è
stata l’ultima parte, quando ab-
biamo discusso del nostro futuro
con i ricercatori. Ci hanno illu-
strato e illuminato sul mondo
del lavoro del ricercatore e sul-
l’importanza del viaggiare al-
l’estero per arricchire le nostre
conoscenze. Hanno ribadito il
concetto fondamentale di non
abbandonare l’Italia, ma di te-
nerla sempre come punto di ri-
ferimento, portando esempi
concreti di colleghi e amici.
Inoltre ci hanno sottolineato
l’importanza di conciliare la
passione con il mondo odierno
del lavoro, evitando di intra-
prendere carriere lavorative, se
non spinti dalla voglia di impa-
rare.
Da questa esperienza sono
emerse alcune proposte:
1) Sarebbe bello che venisse
ampliata la parte dedicata
al laboratorio e che ci venis-
sero illustrati molti più am-
biti di ricerca.
2) Alleggerire la parte teorica
dell’incontro.
3) Cercare di programmare le
ore di laboratorio su più
giorni, anziché in una sola
giornata”.
Ilaria Vallar
e la classe 3^ A
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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