Dunque, la principale caratteri-
stica del gruppo nosografico DSA
è quello della
specificità
, e il cri-
terio principe utilizzato al fine di
stabilire la presenza, o meno, di
una DSA è quello della
discre-
panza
tra le abilità nel dominio
specifico interessato (abilità,
quindi, che risulta deficitaria in
rapporto alle attese per quell’età
e/o la classe frequentata) e l’intel-
ligenza generale (nei DSA essa
deve essere adeguata all’età crono-
logica del soggetto).
Dal riconoscimento del criterio di
discrepanza
come aspetto cardine
per porre diagnosi di DSA con-
segue tutta una serie di implica-
zioni e attenzioni metodologiche:
1) vanno utilizzati solo e unica-
mente test standardizzati, sia
per misurare l’intelligenza ge-
nerale, che l’abilità specifica;
2) è necessario escludere la pre-
senza di altre condizioni che
potrebbero influenzare i risul-
tati dei test somministrati
come ad esempio la presenza
di eventuali menomazioni sen-
soriali e/o neurologiche, la pre-
senza di disturbi importanti
nel versante personologico, si-
tuazioni ambientali di signifi-
cativo svantaggio socio-cultu-
rale che possano andare ad in-
terferire e/o frenare un nor-
male apprendimento scola-
stico.
3) particolare attenzione va posta
in presenza di soggetti di altre
etnie e culture, derivanti da
immigrazione o adozione, al
fine di ridurre al minimo la
possibilità dei falsi positivi
(soggetti cui viene diagnosti-
cata un DSA che sarebbe co-
munque spiegabile con la con-
dizione etnico-culturale del
soggetto), o dei falsi negativi
(soggetti ai quali, per la loro
condizione etnico-culturale,
non viene diagnosticata un
DSA);
4) l'espressione del DSA varia a
seconda della fase evolutiva
dell'abilità in questione, ri-
spetto l'età del soggetto;
5) un altro elemento tipico della
presenza di un DSA è il suo
impatto significativo a valore
negativo per l'adattamento
scolastico e per le attività di
vita quotidiana.
CASI CLINICI
DI VALUTAZIONE
NEUROPSICOLOGI
CA
IN ETÀ DELLO
SVILUPPO
(ESTRATTI)
Marta
Marta è una bambina di 8 anni e
7 mesi, frequentante il secondo
anno del primo biennio della
scuola primaria; a metà del-
l’anno scolastico viene inviata
dalla scuola per una valutazione
neuropsicologica per ‘sospetta
dislessia’.
Dall’anamnesi raccolta la storia
sanitaria risulta fondamental-
mente negativa se non per due
elementi:
- una nascita prematura (un
mese prima della data pre-
vista);
- dall’età dei tre anni in poi la
bambina porta gli occhiali per
correggere una leggera forma
di strabismo, l’acuità visiva ri-
sulta in norma, (10/10 de-
cimi).
Da parte della scuola viene se-
gnalato:
- con l’inizio di quest’anno sco-
lastico un aumento della fre-
quenza degli errori, specie in
ambito scrittura’, la quale
viene descritta come
disordi-
nata; una stentata lettura;
qualche volta fa degli errori
perché confonde la lettera ‘p’
con la lettera ‘b’
: risulta salva-
guardata la comprensione;
viene altresì riportata una de-
scrizione che fa pensare ad un
I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
IN ETÀ EVOLUTIVA (DSA)
62
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
31
MODULI
Fig. 3:
Modello teorico dei DSA, secondo la teoria della Modularità di Fodor
DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO (DSA)
[nell’esempio - dislessia]
Sistema Cognitivo Centrale
Trasduttori
Ambiente
Esterno