L’OCCASIONE DELLA SCELTA
18
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
31
Attività
Tempi
Obiettivi didattici e modalità di somministrazione
Valutazione
Lettura di
Bukowski,
Factotum,
episodio
dell’Ufficio di
collocamento
30 min
Presentazione. Per sottolineare la centralità della narrazione all’interno del percorso e per dare da
subito un taglio apparentemente ‘pratico’ e operativo si presenta ai ragazzi un brano che parla di
lavoro in un linguaggio diretto e crudo (dal romanzo Factotum di Charles Bukowski).
Il cartoncino
di Hank
1,5 ora
Conoscenza reciproca, rimotivazione al lavoro su se stessi e al lavoro di gruppo, focalizzazione del-
l’attenzione sul futuro come ipotesi aperta. Riflessione sulle proprie motivazioni e aspirazioni.
Si distribuisce una scheda agli allievi invitandoli a scrivere il tipo di lavoro o attività per la quale
abbandonerebbero immediatamente ciò che stanno facendo. Il termine attività va inteso in senso
ampio: ogni attività è ammessa, anche stare nudi sulla spiaggia dieci ore al giorno…, purché venga
poi descritta nella scheda.
Il foglio viene diviso in quattro campi: denominazione dell’attività, descrizione dei ruoli e man-
sioni, tempo quotidiano o settimanale di lavoro, durata.
La spiegazione, proprio a partire da esempi assurdi e divertenti come “stare nudi sulla spiaggia”, è
l’occasione per illustrare i concetti di mansione e di ruolo.
Il docente raccoglie le schede e le legge una alla volta, chiamando a sottoscriverle tutti coloro che
sono disposti ad accettare l’offerta di lavoro.
Ogni “chiamata” è occasione di dialogo e dibattito su alcuni aspetti relativi alla scelta.
Cosa conta per
me nella vita
40 min.
Si spiega come si fa un brainstorming e a cosa serve, e i diversi ambiti in cui può essere utilizzato
nella loro vita e nel loro futuro di studio e di lavoro. Si conduce quindi un brainstorming sul tema
“cosa è importante nella vita per me”. Dalla lavagna ogni ragazzo sceglie poi i 5-6 valori che prefe-
risce e li mette in gerarchia su un foglio. Poi dalle riviste può ritagliare le immagini che vuole as-
sociare ad ogni singolo valore. Restituzione e commento in gruppo, con particolare attenzione al
rapporto tra valore e vincolo. Per limite si intende infatti sia la condizione soggettiva della vita pri-
vata (carico familiare, distanza possibile dal luogo del lavoro, tempi da dedicare all’attività lavora-
tiva, eventuali problemi fisici, ecc.), sia la necessità di corrispondenza fra i propri valori e il lavoro.
Nella costruzione del proprio progetto professionale ogni persona deve tenere in considerazione le
risorse che intende destinare al lavoro e i limiti entro i quali realizzare la propria vita lavorativa fu-
tura. L’orientatore deve facilitare nei soggetti il riconoscimento dei propri valori e vincoli in modo
da trasformarli in un bagaglio di risorse: l’obiettivo è quello di orientare ogni persona alla ricerca
di un percorso professionale compatibile con la propria situazione.
Conclusione
20 min
Lettura di un altro brano da Factotum.
Feedback finale per valutare risposta dell’aula, interesse suscitato
Foto
dal futuro
3
1,5/ 2 ore
Il lavoro si pone come obiettivo generale quello di riflettere sulla sfera progettuale dell’individuo,
sulla natura e consapevolezza del suo “pensiero prospettico”. Questo esercizio è stato utilizzato più
volte per introdurre proprio il lavoro sul futuro.
L’esercizio si divide in tre parti.
La prima di queste deve necessariamente essere un lavoro individuale, ed è chiamata “foto dal fu-
turo”. Si tratta di un esercizio da noi già descritto, e che ha dato nome ad un volume dedicato
sempre all’orientamento narrativo (Batini, Zaccaria, 2002). L’esercizio ha delle varianti in base al-
l’età e alla tipologia dell’Istituto scolastico. Ad esempio se si pone ad alunni degli ultimi anni di un
professionale il testo della consegna sarà questo: “Immagina di trovarti fra cinque anni nel contesto
I giornata: Valori e attitudini
3
La scheda rielabora un esercizio che ha una lunga storia e grande fortuna, a partire dal progetto Foto dal futuro
(Batini F., Zaccaria R., 2002).
Si veda Batini F., Del Sarto G. (2005), p. 101.