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studi, quindi, durante la classe
quarta dell’Istituto Professio-
nale, al primo anno del biennio
post-qualifica, gli alunni sono
invitati a decidere tra diversi
corsi di specializzazione che
comportano il contatto con do-
centi esterni e, soprattutto, con
specifici contesti professionali.
Tale scelta comporta l’adesione
ad un progetto formativo che sta
diventando sempre più progetto
professionale, ma comporta
anche il distacco dal gruppo-
classe e la costituzione di nuovi
gruppi. Si tratta quindi di un
momento ideale per avviare una
riflessione sull’intero progetto
formativo e sul percorso svolto,
tenendo conto sia dell’area delle
competenze sia di quelle, in
questo caso più interessanti, dei
valori e degli interessi.
LA METODOLOGIA:
L’ORIENTAMENTO
NARRATIVO
Muovendo dalle acquisizioni del
costruttivismo e della psicologia
culturale di Bruner, quindi dalla
rivalutazione del pensiero narra-
tivo e in generale dall’avanzata
delle metodologie qualitative in
ambito educativo e tenendo
conto delle mutate condizioni
dello scenario socioeconomico in
cui gli individui si muovono (ca-
ratterizzato da crescente com-
plessità, instabilità e frantuma-
zione identitaria), un gruppo di
esperti di orientamento ha ela-
borato a partire dalla fine degli
anni ’90 una metodologia e degli
strumenti che si identificano
con l’efficace etichetta “orienta-
mento narrativo” (Batini, F.,
2005, pp. 207-227).
Alla base della metodologia tro-
viamo appunto il concetto di
narrazione in quanto processo
cognitivo attraverso il quale la
persona (ma anche la comunità)
struttura la propria identità.
“Ognuno di noi è prima di tutto il
risultato della propria storia:
siamo «disposti» lungo un per-
corso cronologico, impossibilitati
e incapaci di prescindere dal
tempo. Noi creiamo immagini
mentali di noi stessi, degli altri,
dei contesti in cui viviamo, delle
dinamiche relazionali, e su di loro
basiamo le nostre strategie rela-
zionali/sociali che si dispongono,
appunto, nel tempo. Questa stra-
tificazione progressiva di imma-
gini e di rappresentazioni che ci
costruiamo, chiede senza dubbio
un supporto alla memoria. La
Orientamento e scuola
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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Albino Lucatello, Carbonaio, 1952, carboncino su carta, 80 x 60 cm
1...,7,8,9,10,11,12,13,14,15,16 18,19,20,21,22,23,24,25,26,27,...92
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