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L’OCCASIONE DELLA SCELTA
Gabriella Papponi Morelli, Simone Giusti
UN PERCORSO DI ORIENTAMENTO NARRATIVO
PER LA TERZA AREA DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI
LA SCELTA: DA
PROBLEMA A
RISORSA EDUCATIVA
Il tema della scelta è tra i più
sentiti e dibattuti all’interno del
contesto scolastico, con il rischio
sempre evidente che dall’attuale
concezione educativo-formativa
dell’orientamento (Alberici A.,
2005, p. 12) si torni, o si ri-
manga, ad approcci diagnostici-
attitudinali e che, soprattutto, si
focalizzi l’attenzione sulla scelta
in quanto problema della scuola,
della famiglia e dell’alunno come
soggetti inadeguati a fronteg-
giare il momento del cambia-
mento (il passaggio da un ciclo
ad un altro, la scelta di un per-
corso complementare o aggiun-
tivo, il cambio di scuola o l’u-
scita verso il mondo del lavoro).
Se è vero che i momenti di crisi,
da intendersi nel suo significato
etimologico di “transizione”),
sono vissuti in maniera sempre
più drastica e preoccupata, è
anche vero che tra i compiti della
scuola e dell’intero sistema della
formazione, troviamo proprio lo
sviluppo di quelle competenze di
scelta con le quali le persone pos-
sano fronteggiare i loro problemi
e assumersi dunque il ruolo di
cittadini consapevoli. L’educa-
zione alla scelta è alle fonda-
menta non solo dell’orienta-
mento inteso come strumento di
empowerment,
ovvero come ten-
tativo di “mettere la persona
nella condizione di prendere co-
scienza di sé e di far fronte alle
mutevoli esigenze della vita, con
il duplice obiettivo di contri-
buire al progresso della società e
di raggiungere il pieno sviluppo
della persona” (Batini F., 2006),
ma anche, in generale del pro-
cesso educativo. Le competenze
trasversali che ogni formatore
intende sviluppare all’interno
dei corsi di formazione profes-
sionale: diagnosticare, relazio-
narsi, affrontare, trovano una
perfetta corrispondenza nelle
life skills
indicate dall’OMS. Si
tratta di competenze sociali e re-
lazionali che permettono ai ra-
gazzi di affrontare in modo effi-
cace le esigenze della vita quoti-
diana, rapportandosi con fiducia
a se stessi, agli altri e alla comu-
nità, tra cui spicca la capacità di
prendere decisioni (
decision
making
). Saper decidere in modo
consapevole e costruttivo nelle
diverse situazioni e contesti di
vita, saper elaborare in modo at-
tivo il processo decisionale pos-
sono avere implicazioni positive
sulla salute, attraverso una valu-
tazione delle diverse opzioni e
delle conseguenze che esse im-
plicano.
È dunque opportuno che il pro-
blema della scelta diventi, in am-
bito educativo, occasione di ap-
prendimento e di elaborazione di
percorsi e prodotti didattici per
lo sviluppo personale. Questo è
possibile in particolar modo per
le scelte che devono esser fatte
all’interno del contesto scola-
stico, come ad esempio nel caso
della partecipazione a specifici
progetti, l’individuazione di
un’azienda per lo stage, di una
meta per il viaggio di istruzione.
In questo senso gli Istituti Pro-
fessionali offrono molti appigli e
stimoli per attivare percorsi di
orientamento tesi non tanto e
non solo ad accompagnare la
scelta, quanto semmai a utiliz-
zarne il suo implicito valore for-
mativo: la scelta dell’indirizzo,
la “seconda area”, la scelta di
proseguire gli studi dopo il di-
ploma di qualifica al terzo anno,
la scelta della microspecializza-
zione, “terza area” o area profes-
sionalizzante, al quarto anno.
In questo caso ci soffermeremo
sull’individuazione della terza
area, detta anche area professio-
nalizzante, che va a integrare il
corso del biennio post-qualifica,
le classi IV e V dell’Istituto Pro-
fessionale, e pertanto costituisce
tempo-scuola a tutti gli effetti,
concorrendo alla valutazione
degli alunni in sede di scrutinio
finale e di ammissione all’esame
di stato. Si tratta solitamente di
corsi che debbono fornire una
specifica professionalità, facendo
ricorso a docenti esterni alla
scuola con professionalità speci-
fiche, a docenti interni partico-
larmente competenti e con espe-
rienze professionali maturate nel
mondo del lavoro e attivando
forme di collaborazione con
aziende, enti o soggetti del terzo
settore. All’attività di aula si af-
fianca uno stage in azienda.
Ad un certo punto del corso di
opportuno che
il problema della scelta
diventi, in ambito
educativo, occasione
di apprendimento e
di elaborazione di percorsi e
prodotti didattici per lo
sviluppo personale
È
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ORIENTAMENTO
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