NUOVE COMPETENZE PER LA SCUOLA
E DIDATTICA ORIENTATIVA
Federico Batini, Simone Giusti
UN NUOVO APPROCCIO
ALLA PROFESSIONE DOCENTE
L’IMPOTENZA
DELL’INSEGNANTE
La scuola non può tutto, gli inse-
gnanti non possono tutto nella
scuola, i recenti fenomeni di inte-
resse mediatico (e, in alcuni casi,
esistenti soprattutto nel mondo
virtuale dei media), mostrano una
scuola affranta, ripiegata su un
giudizio di “disvalore” che umilia
gli insegnanti (almeno la parte di
essi, forse minoritaria, che da
anni o decenni si batte per creare
significato attorno all’apprendi-
mento ed alla scuola come agenzia
realmente educativa). Tuttavia,
grazie all’autonomia didattica e
alla flessibilità organizzativa, è
possibile rendere il servizio educa-
tivo più vicino alle esigenze delle
persone e delle comunità cui esse
appartengono: si tratta, soprat-
tutto, di ribaltare, come è avve-
nuto negli anni ’80 nel mondo
della produzione e dei servizi, la
centralità. Al centro sta il soggetto
con le sue necessità, necessità in
termini di competenze per la vita,
non di competenze che esauri-
scono la propria funzione all’in-
terno dello stesso ambiente nel
quale vengono costruite (autorefe-
renzialità degli obiettivi ed etero-
direzionalità dell’apprendimento).
Per l’insegnante questo comporta
il bisogno di un nuovo approccio
alla professione: essere in grado di
utilizzare gli strumenti normativi
e metodologici a disposizione, va-
lorizzando il ruolo di facilitatori e
di operatori sociali degli educatori
delle scuole di ogni ordine e grado,
rigettando dunque un’impotenza
appresa in nome di una ridefini-
zione ed una nuova possibilità so-
ciale aperta al proprio ruolo. La
crisi, da sempre, è anche occasione
di cambiamento.
Tra il dire e il fare
Da tempo la scuola italiana ha su-
perato, a livello normativo, il con-
cetto di “programma” e ha scelto
di adeguarsi alla logica del curri-
colo, assai più adeguata alle esi-
genze della società contempo-
ranea per almeno tre motivi:
- consente di mettere al centro del
processo di apprendimento (e
non più di insegnamento) i bi-
sogni e le risorse delle persone;
- permette di lavorare sulle com-
petenze trasversali necessarie a
fronteggiare i continui cambia-
menti socioculturali;
- sposta l’attenzione dall’acquisi-
zione del titolo alla verifica e
certificazione delle competenze
acquisite.
In breve, con il termine curricolo
si intende il percorso organica-
mente progettato e realizzato dagli
insegnanti al fine di far conse-
guire agli alunni i traguardi pre-
visti (Scurati, 2002, p. 45). L’inse-
gnante è chiamato a farsi carico,
con il curricolo, “della progetta-
zione sia dei contenuti (che cosa si
insegna), delle metodologie e degli
strumenti di trasmissione dei con-
tenuti (come si insegna), dell’or-
ganizzazione della didattica (chi la
insegna, quando e dove) e della
valutazione intesa sia come valu-
tazione del percorso dei singoli e
della classe, sia come autovaluta-
zione d’istituto” (Ziglio, 2006, p.
152). I curricoli sono percorsi fles-
sibili che, qualunque sia il modello
didattico di riferimento, prendono
le mosse dalla rilevazione dei bi-
sogni e delle potenzialità degli
alunni, per dirigersi verso l’acqui-
sizione da parte dei soggetti di
competenze determinate e condi-
vise (obiettivi). È necessario qui
fermarsi a riflettere soprattutto
sui bisogni. Non si tratta dunque
di individuare la situazione in ter-
mini di conoscenze per sapere
quali sono quelle mancanti al fine
di percorrere una strada già trat-
tata, significa piuttosto mettere in
discussione la stessa strada.
Secondo questa modalità di la-
voro, gli insegnanti sono chiamati
ad ascoltare la scuola, le classi, i
singoli soggetti, a leggerne i bi-
sogni, per poi definire gli obiettivi,
tenendo conto, parimenti, della fi-
nalità che l’organizzazione scola-
stica si è data in conformità al det-
tato costituzionale. Poi, a partire
dagli obiettivi e senza mai tradire
la finalità, essi procedono alla de-
finizione dei contenuti sui quali
fondare l’attività educativa, alla
organizzazione delle attività scola-
stiche e, soprattutto, alla scelta
delle metodologie didattiche e
delle procedure di valutazione.
Cosa significa, dunque, agire sul
curricolo e in una logica currico-
lare? Significa, per l’insegnante,
on la “Didattica
orientativa” il processo
di apprendimento
diventa centrale
e viene sviluppato
come relazione
educativa
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QUADERNI
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ORIENTAMENTO
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