fici, ricerche effettuate con il
supporto di diverse fonti e
strumenti).
I raffronti con gli studenti delle
classi parallele del proprio Isti-
tuto e con i coetanei degli altri
Istituti hanno favorito la cono-
scenza reciproca, sviluppando
la socializzazione tra pari.
Gli studenti hanno dimostrato
interesse per una didattica at-
tiva, che ha ampliato i confini
dell’aula tradizionale al borgo
della frazione montana, ricca di
storia, tradizioni, cultura ed in-
serita in un contesto naturali-
stico ricco e variegato. I docenti
si sono posti come facilitatori
di un processo conoscitivo spe-
rimentato, analizzato ed ap-
profondito dagli studenti a li-
vello individuale e di gruppo.
L’esperienza diretta ha favorito
la relazione insegnante-allievo
e la riflessione critica di
quanto visto, recepito, ricer-
cato e ricostruito; ha incre-
mentato l’attivismo degli stu-
denti che hanno apprezzato
“questo modo nuovo di far
scuola”. La valenza del pro-
getto è legata all’attività labo-
ratoriale (uno degli indicatori
del bando), frutto del coinvol-
gimento attivo degli studenti,
chiamati ad operare spesso per
piccoli gruppi ed a costruire il
sapere incrementando nuove
esperienze, interagendo con di-
versi contesti di riferimento e
sviluppando rapporti costrut-
tivi con compagni, docenti e te-
stimoni privilegiati della realtà
territoriale circostante.
FASI DEL PROGETTO
Prima fase:
incontri con
esperti, ricerca di materiale,
libri, documenti, fotografie d’e-
poca; in quest’ultima attività
sono state coinvolte anche le
famiglie degli allievi
Seconda fase:
uscite sul terri-
torio, rilievo delle maine, foto-
grafie, realizzazione di filmati,
interviste per recuperare testi-
monianze dirette sul passato
Terza fase:
laboratori a classi
aperte per selezionare, assem-
blare, elaborare il materiale rac-
colto; produzione di testi espli-
cativi, di cartelloni, di foto-
grafie e di riproduzione in
forma tridimensionale delle
maine presenti sul territorio e
ipotesi di maine future
Quarta fase:
mostre che si sono
tenute alla fine dell’anno scola-
stico a Palazzo Frisacco in Tol-
mezzo, edificio messo a disposi-
zione dall’amministrazione co-
munale, in cui sono stati
esposti i lavori degli allievi.
VERIFICA E VALUTAZIONE
La coordinatrice dell’Istituto
capofila ha tenuto incontri pe-
riodici con i docenti del proprio
Istituto e con i referenti delle
scuole in rete per confrontare e
verificare la progressione del-
l’attività nelle varie fasi.
Gli insegnanti, che hanno col-
laborano al progetto, hanno va-
lutato ogni sua fase:
- il
coinvolgimento
degli
alunni nell’impegno della
raccolta del materiale;
- la predisposizione dei que-
stionari per le interviste;
- la partecipazione alle uscite;
- la collaborazione tra gli al-
lievi;
- la partecipazione della comu-
nità alla mostra.
Atto conclusivo: questionario
rivolto agli alunni sul progetto.
Punti di forza del progetto
- Entusiasmo ed impegno degli
alunni
- Rapporti con il territorio
- Lavorare in rete
- Laboratori sul territorio
- Classi aperte
- Scuola aperta in orario pome-
ridiano
- Interdisciplinarietà (quasi
tutte le discipline coinvolte)
- Disponibilità e collabora-
zione delle famiglie
- Appoggio del Dirigente Sco-
lastico
- Supporto del DSGA
- Collaborazione e disponibi-
lità da parte dei colleghi.
Punti di debolezza
- Ristrettezza nei finanzia-
menti
- Tempi lunghi nell’accordare
il finanziamento (le uscite sul
territorio subiscono inevita-
bili slittamenti in primavera
“RISCOPRIAMO LE NOSTRE RADICI PARTENDO DALLE MAINE”
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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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