volta esplicitati e negoziati.
Avere un ruolo attivo all’in-
terno di un progetto significa,
almeno in parte co-progettare,
essere partecipi quindi anche
nella elaborazione di alcune
scelte strategiche e operative;
- il ruolo della scuola (e dei ser-
vizi), è quello di promuovere il
senso di autonomia e fiducia in
sé degli individui e dei gruppi. Il
presupposto è che le persone
hanno grandi potenzialità e che
sono in grado di organizzarsi, di
attivare risorse e di impegnarsi
in azioni delle quali riconoscano
l’utilità e il significato.
DEFINIZIONE DEL
PROBLEMA E
INDIVIDUAZIONE DELLE
STRATEGIE
Nella progettazione di tipo “parte-
cipativo” la definizione del pro-
blema e l’individuazione delle
strategie rappresentano il frutto e
il risultato di processi di attiva-
zione e di interazione tra i diversi
soggetti coinvolti, perciò occorre:
- non dare per scontato il
pro-
blema
, ma porsi delle domande:
perché si vuole trattare quel
“problema” specifico? Di chi è il
“problema”? Che definizioni si
danno del “problema”? In che
modo si manifesta? Le persone
che sono coinvolte direttamente
nel problema come lo percepi-
scono? Desiderano un cambia-
mento? Qual è la sua entità (in-
cidenza, rilevanza)? Quali altri
problemi genera a sua volta?
- considerare che i diversi attori
(docenti) e i destinatari (stu-
denti) sono i principali osserva-
tori del proprio mondo e che
hanno un personale stile di os-
servazione. Intendersi su un
problema non significa concor-
dare su tutto, ma raggiungere
degli accordi parziali derivanti
da una messa a confronto delle
reciproche impressioni, cono-
scenze, informazioni e interpre-
tazioni sufficienti a sviluppare
azioni comuni;
- rendersi conto che scegliere il
metodo cioè
come affrontare il
problema
riflette le convinzioni
profonde sull’educazione, sul
cambiamento sociale, sullo svi-
luppo, sul rapporto tra le gene-
razioni, sulla cultura… Uno
stesso problema può essere af-
frontato con modalità diverse ri-
schiando a volte di cadere in
contraddizione; di conseguenza
è importante cercare di svisce-
rare gli impliciti sottesi alla indi-
viduazione delle strategie;
- sviluppare la capacità di descri-
vere le situazioni da migliorare
o trasformare e di presa in ca-
rico dei problemi. In questo mo-
dello di progettazione le solu-
zioni vengono cercate coinvol-
gendo direttamente anche i be-
neficiari ribaltando la prospet-
tiva: così gli studenti non sono
più considerati solo portatori di
difficoltà e bisogni, ma soggetti
dotati di capacità e strumenti.
Questo comporta avviare un
processo attraverso il quale i
singoli alunni e i gruppi classe
diventano consapevoli dei
propri bisogni o disfunzioni e si
attivano utilizzando le compe-
tenze e risorse personali per
modificare tali condizioni.
SCHEMA DI INTERVENTO
Lo schema di intervento fa riferi-
mento alla formulazione di ipotesi
descrittive: con ciò si intende espli-
citare gli elementi e i processi che
influenzano le situazioni e i com-
portamenti che il progetto si pro-
pone di trasformare. Tali ipotesi di-
ventano punto di partenza di ri-
cerca per verificarne la veridicità o,
se già dimostrate, come punto di
partenza per gli interventi proposti.
Di seguito si elaborano le
ipotesi di
intervento
riguardanti la scelta
delle azioni e delle attività che si
intendono realizzare per raggiun-
gere gli obiettivi del progetto.
Uno dei criteri più importanti per
la scelta delle modalità di inter-
vento è quello di privilegiare
quelle attività che hanno le più
elevate possibilità di raggiungere i
risultati sperati.
E’ opportuno, prima di decidere
che cosa fare, documentarsi e rac-
cogliere informazioni su progetti
analoghi che presentano modalità
di intervento efficaci in quanto
hanno provocato i cambiamenti
desiderati.
SCELTA DEGLI OBIETTIVI
E DEGLI INDICATORI
Nella scelta degli obiettivi è neces-
sario considerare la loro
rilevanza
(quanto è importante) rispetto al
problema che si vuole trattare e la
fattibilità,
cioè che siano raggiun-
gibili entro i
tempi
stabiliti dal
progetto.
Nella stesura di un progetto:
- l’
obiettivo generale
indica un’aspi-
razione, una finalità generica che
si articola nei sottoobiettivi;
- ciascun
sottoobiettivo
delimita e
definisce meglio gli scopi che si
intendono raggiungere e, a sua
volta, si declina negli obiettivi
specifici;
- gli
obiettivi specifici
devono espli-
citare i risultati attesi in modo
molto chiaro. La letteratura sug-
Orientamento e scuola
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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