RIVISTA ok - page 82

- riguarda la trasformazione di un
qualche aspetto della realtà (ele-
menti concreti, situazioni, con-
testi…).
CARATTERISTICHE DELLA
PROGETTAZIONE
La progettazione in ambito educa-
tivo ha alcune specificità:
- è finalizzata a promuovere ap-
prendimento e socializzazione
sviluppando le potenzialità del
singolo alunno e del gruppo
classe;
- si connota per la presenza di
forti istanze valoriali, affettive
ed etiche;
- è gestita da docenti che fanno ri-
ferimento a specifiche culture
professionali di appartenenza
(ambiti disciplinari, teorie, tec-
niche didattiche, formazione,
norme deontologiche, responsa-
bilità);
- comporta, sempre più frequen-
temente, per la sua messa in
opera il ricorso alla collabora-
zione di diversi enti e organizza-
zioni del territorio;
- si avvale, in modo crescente, di
finanziamenti degli Enti Locali
5
come contributi necessari per
introdurre innovazione.
Infine, vi è un rapporto diretto
tra chi (docente) progetta l’inter-
vento educativo e chi (allievo)
ne usufruisce. Nei fatti, l’inse-
gnante ha un enorme potere nel
predisporre il percorso forma-
tivo, nel verificare che venga uti-
lizzato in modo appropriato e
nel determinare la qualità della
formazione stessa messa a dispo-
sizione degli studenti.
PERCORSO DI
PROGETTAZIONE
Un progetto si sviluppa attraverso
le seguenti sequenze logiche che,
a seconda del modello di progetta-
zione adottato, hanno peso di-
verso nella realizzazione dell’in-
tervento:
1.
ideazione
, è il momento in cui
una persona, un gruppo, ipo-
tizza di realizzare una iniziativa
o propone di fare qualcosa;
2.
attivazione
, è la fase in cui si in-
dividuano le risorse (umane,
strumentali, economiche…), si
definiscono i ruoli, si mette a
fuoco il problema da trattare, le
strategie che si intendono se-
guire, si analizza la domanda
della committenza, si cercano
alleanze e consensi;
3.
elaborazione
, quando viene steso
un progetto cartaceo con:
- la definizione e l’analisi del
problema,
- l’identificazione degli obiettivi,
- i beneficiari dell’intervento
(destinatari),
- lo schema di intervento adot-
tato,
- le attività che verranno svolte,
- il sistema di valutazione se-
guito,
- i mezzi e le risorse;
4.
realizzazione
: in questa fase si
attuano prime attività e si verifi-
cano le ipotesi di partenza; se
necessario, si introducono mo-
difiche; si sviluppano processi
di confronto e di monitoraggio
in itinere per produrre gli op-
portuni aggiustamenti;
5.
verifica conclusiva
: si analiz-
zano criticamente i risultati per
riformulare il progetto o con-
cluderlo.
UN MODELLO DI
RIFERIMENTO
La metodologia della ricerca-
azione, essendo una applicazione
della ricerca
qualitativa
,
6
si esplica
attraverso modelli di progettazione
partecipata.. Questa prospettiva
teorica riflette il contributo di di-
verse aree disciplinari, che condivi-
dono la tesi secondo la quale non
vi è una corrispondenza oggettiva
conoscenza/realtà esterna, ma la
conoscenza è frutto di un modo
soggettivo di osservare, spiegare e
rappresentarsi le esperienze. La
“realtà si costruisce” nell’intera-
zione tra soggetti.
Sul piano del processo di progetta-
zione le conseguenze sono che:
- i contesti e i problemi non sono
degli “a priori” oggettivi ma per
essere decifrati richiedono il
contributo di più “saperi”. Le
disfunzioni in ambito educa-
tivo, sociale, relazionale sono
caratterizzate dalla complessità
e non da una linearità causale;
co-esistono sempre più letture
dei bisogni e differenti ipotesi
interpretative;
- l’interazione tra i soggetti (stu-
denti, famiglie, docenti, servizi)
coinvolti nel processo di proget-
tazione si sviluppa in tutte le
tappe. Pur condividendo un im-
pianto logico comune, ogni at-
tore continua ad essere porta-
tore di aspettative, punti di vista
diversi che vanno di volta in
LA RICERCA AZIONE
80
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
30
5
Cfr. i finanziamenti di interventi finaliz-
zati a promuovere l’offerta formativa delle
istituzioni scolastiche e a contrastare la di-
spersione scolastica della Regione F.V.G.
6
Cfr. lo schema riassuntivo nello stesso arti-
colo
Differenze fra ricerca quantitativa e ri-
cerca qualitativa
da P. Corbetta, (1999) Me-
todologia e tecnica della ricerca sociale, Il Mu-
lino, Bologna
1...,72,73,74,75,76,77,78,79,80,81 83,84,85,86,87,88,89,90,91,92,...111
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