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delle scuole coinvolte, che sono i
detentori delle chiavi di accesso al
cambiamento.
Importante la partecipazione alla
riflessione metodologica con le
scuole capofila e le sinergie con i
tre servizi di orientamento. I per-
corsi sono stati diversi, forte-
mente contestualizzati dalle ri-
sorse disponibili, c’è stato co-
munque un filo comune che si è
configurato in incontri di rifles-
sione, di ragionare insieme, di
confronto con punti di vista e con
modalità di operare diversi, che ha
favorito un processo di apprendi-
mento e di crescita delle persone
coinvolte.
IL PROCESSO DI
VALUTAZIONE
La fase della valutazione nell’am-
bito della metodologia della ri-
cerca–azione presenta, secondo al-
cuni autori, particolari difficoltà a
causa della carenza dell’esistenza
di criteri scientifici–matematici.
La misurazione scientifica degli
effetti di un fenomeno consiste
nell’effettuare una serie di prove
al fine di confutare o confermare
l’ipotesi che certi effetti siano cau-
sati da un dato fenomeno; ma un
conto è misurare reazioni chi-
miche in laboratorio, o esaminare
statisticamente grandi campioni
con sondaggi di opinione, un
conto è osservare un alunno, un
piccolo gruppo, un gruppo classe,
le istituzioni sociali mentre si la-
vora con loro per mutare alcune
condizioni. Il livello della scienti-
ficità riferito alle scienze umane,
non può identificarsi né con la ra-
zionalità, né con un modello di
scienza rappresentato dalle
scienze fisico–matematiche.
Nella ricerca–azione il criterio
principale della valutazione non
consiste nella significatività stati-
stica dei risultati, ma nella loro
operatività, cioè nell’efficacia del-
l’intervento messo in atto.
La ricerca–azione fa riferimento a
criteri e caratteristiche che garan-
tiscono l’attendibilità, la validità e
la significatività dei suoi risultati.
Anch’essa utilizza strumenti e
metodi della ricerca sperimentale
come prove oggettive e questio-
nari, ma in modo diverso: per ap-
profondire la conoscenza della
realtà nel suo complesso, piuttosto
che definirla entro variabili speci-
fiche.
Il processo di valutazione rende
visibile e differenzia i livelli di re-
sponsabilità, aiuta ad assicurare
la qualità del servizio, identifica i
problemi, permette la formula-
zione di ipotesi di soluzione, con-
sente di monitorare il cambia-
mento e ridefinire gli obiettivi
per il futuro. La valutazione è
anche una modalità che permette
di focalizzare l’attenzione sulle
difficoltà incontrate o sul man-
cato raggiungimento dello scopo.
In tal modo, si ha la possibilità di
ottenere indicazioni che, in se-
guito, possono migliorare i pro-
cessi avviati o i contesti nei quali
si opera.
IL BRAINSTORMING
VALUTATIVO
Durante questo anno scolastico
ho continuato a collaborare con i
Gruppi di lavoro pluriprofessio-
nali per contrastare la disper-
sione scolastica, con un rapporto
formalizzato dagli accordi di rete
fra istituti scolastici che prevedeva
una collaborazione tecnica orga-
nizzativa.
Presento tre esperienze che mi
hanno vista coinvolta con ruoli di-
versi, sia nel tempo, che nei di-
versi contesti, ma comunque in
tutte ho sperimentato una valuta-
zione di tipo partecipato utiliz-
zando come strumento il brain-
storming valutativo.
L’approccio valutativo, coerente
con la metodologica della ricerca
azione e con gli sviluppi costrutti-
visti della conoscenza sociale, così
come dalle suggestioni e conferme
che è possibile raccogliere nella
letteratura sul tema, ha coinvolto
tutti gli insegnanti dei gruppi di
lavoro, che hanno partecipato,
esprimendosi senza censure, alla
produzione di idee per esplorare
lo spazio semantico del percorso e
per far emergere i punti di forza,
quelli di debolezza e il potenziale
sviluppo.
Conseguente è stata la necessità di
utilizzare strumenti partecipati,
coinvolgenti, per la co-costruzione
di contenuti di senso a partire dal
confronto in un contesto di rela-
zioni umane.
Ed è stato il clima esistente all’in-
terno dei gruppo di ricerca azione,
dove il dialogo e la discussione
hanno sempre favorito scambi e
contatti sociali, che ha aperto uno
spazio mentale per la ricostru-
zione dell’esperienza, attraverso
gli aspetti teorici e le emozioni,
in una sintesi di pensiero razio-
nale e di sfera emotiva.
La valutazione necessita di un di-
segno, il riferimento teorico è
stato il disegno della ricerca so-
ciale applicata alla valutazione. In
particolare è stato contestualiz-
zato il percorso proposto da
Claudio Bezzi
2
studioso di ricerca
sociale e valutativa, che attraverso
nove fasi, individua un’insieme di
riflessioni e procedure, che per-
mettono di realizzare concreta-
RICERCA-AZIONE:
68
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
30
1...,60,61,62,63,64,65,66,67,68,69 71,72,73,74,75,76,77,78,79,80,...111
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