RIVISTA ok - page 61

Il laboratorio come luogo di ap-
proccio cooperativo, di emozione,
di riflessione e dove apprendere
“insieme” significa costruire un
benessere collettivo.
Poiché sono attività essenzial-
mente non verbali, esse sono state
accessibili anche ai ragazzi con
difficoltà ad esprimersi verbal-
mente e hanno consentito di met-
tere a fuoco combinazioni di idee,
stati d’animo, pensieri, sentimenti
e percezioni, che possono essere
difficili da verbalizzare proprio a
causa della loro complessità.
Il laboratorio ha mirato a dare
voce espressiva alla creatività per-
sonale, all’educazione dei senti-
menti, all’autoconoscenza, con-
sentendo l’attuazione di dina-
miche di gruppo che hanno por-
tato a sviluppare la competenza
interazionale e il senso critico.
L’esperienza di laboratorio ha per-
messo ad ognuno di diventare pro-
tagonista, di essere considerato
come tutti i compagni, ma anche
come un’individualità autonoma.
Nel laboratorio la novità e il
“caos” non è disturbante, diventa
autentica avventura conoscitiva:
l’insegnante e l’allievo sono en-
trambi “Viaggiatori” di un per-
corso formativo.
I RISULTATI
- Ammissione di tutti gli allievi
alla classe terza.
- Attraverso l’apprendimento coo-
perativo ciascun alunno ha as-
sunto consapevolezza dell’altro
come soggetto che può fornire
e/o richiedere aiuto per lo svolgi-
mento di un compito. Gli alunni
hanno compreso che solo lavo-
rando realmente assieme, scam-
biandosi aiuto reciproco, condi-
videndo le conoscenze e tenendo
conto dei diversi bisogni, si può
giungere a un reale e corretto ap-
prendimento.
- L’apprendimento cooperativo ha
dato modo ai ragazzi di svilup-
pare abilità sociali di relazione e
comunicazione come la capacità
di guidare il gruppo, prendere de-
mocraticamente decisioni, inco-
raggiare la partecipazione e riflet-
tere insieme sul processo di ap-
prendimento.
- Le “differenze” individuali sono
state trasformate in “risorsa pre-
ziosa” per il processo di appren-
dimento.
- Sono state acquisite competenze
che hanno accresciuto l’auto-
stima ed il ruolo svolto all’in-
terno della classe.
- Si sono strutturate relazioni posi-
tive ed una proficua predisposi-
zione alla sperimentazione.
- È sensibilmente migliorata la mo-
tivazione allo studio con il conse-
guente desiderio di venire a
scuola e di partecipare attiva-
mente alla vita scolastica quoti-
diana.
Questo non è un progetto concluso,
è una strada lunga e perigliosa du-
rante la quale ci saranno successi e
inevitabili sconfitte, cadute e risa-
lite; la progettualitá programmatica
futura è ricca e stimolante perché
vuole aprirsi ad opportunità che
permetteranno a tutti i ragazzi di
esperire occasioni proficue di con-
divisione e collaborazione valoriali
attraverso questo progetto che
coordinato dalla prof.ssa Garzitto,
accompagnerà i delicati passaggi
metodologici e cognitivo-comporta-
mentali sia degli insegnanti che
degli alunni.
Questa è la Scuola che noi vo-
gliamo, un luogo per crescere, per
diventare adulti, per imparare a vo-
lersi bene; la Scuola come luogo
della gioia di realizzarsi, di trovare
se stessi.
Guardiamo i nostri ragazzi e spe-
riamo di non averli delusi.
Rita Comar
Docente di Lettere
Scuola Media
“Pio Paschini” di Aquileia
Marisa Pellizzari
Docenti di Educazione Artistica
Scuola Media
“Pio Paschini” di Aquileia
Orientamento e scuola
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
30
59
Paesaggio marino - olio su tela, dipinto realiz-
zato da un’alunno della classe 2C di Aquileia
1...,51,52,53,54,55,56,57,58,59,60 62,63,64,65,66,67,68,69,70,71,...111
Powered by FlippingBook