ad ogni collega nel condividere
percorsi già attivati.
Al termine della discussione il Col-
legio dei Docenti ha deliberato di
aderire alla proposta presentata, no-
nostante le perplessità di chi ha sot-
tolineato che l’iniziativa si inseriva
in un contesto operativo già denso di
progetti che limitavano la possibilità
di operare con tempi adeguati. Nel
confronto si è rilanciata la necessità
di ritagliare anche una minima parte
del tempo-scuola da dedicare alla
proposta, in base alla legge dell’Auto-
nomia scolastica. Il Dirigente Scola-
stico ne ha sottolineato l’importanza
per favorire un armonioso rapporto
tra insegnanti e alunni, favorito da
stimoli che sviluppino trasversal-
mente non solo competenze conosci-
tive, ma anche relazionali nelle
nuove generazioni. Alcuni docenti
hanno appoggiato senza resistenze la
proposta sostenendo che l’attività ve-
niva già proposta nelle classi, ri-
chiesta spontaneamente dagli alunni
nel loro dialogo educativo, pertanto
necessitava solo di essere sistematiz-
zata didatticamente in modo colle-
giale. Le richieste di chiarimenti
hanno riguardato le modalità di for-
malizzazione dei diversi percorsi. Si
è sottolineato che sarà solo neces-
sario comunicare alla Commissione,
con documenti semplici e personaliz-
zati, i risultati ottenuti nel lavoro rea-
lizzato con gli alunni, le difficoltà in-
contrate, suggerimenti e nuove pro-
poste, in modo da creare una docu-
mentazione di Istituto che possa es-
sere utile anche a nuovi docenti.
“Sin dai primi anni di scolarizzazione
è importante che i docenti definiscano
le loro proposte in una relazione co-
stante con i bisogni fondamentali e i
desideri dei bambini e degli adole-
scenti.
È altrettanto importante valorizzare
Orientamento e scuola
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
30
65
simbolicamente i momenti di passaggio
che segnano le tappe principali di ap-
prendimento e di crescita di ogni stu-
dente…. Si deve esplicitare l’impor-
tanza delle condizioni che favoriscono
lo star bene a scuola, al fine di ottenere
la partecipazione più ampia dei bam-
bini e degli adolescenti a un progetto
educativo condiviso”
3
I RISULTATI
Un bilancio è sempre provvisorio
quando il “cantiere delle idee” è an-
cora aperto. Ci siamo riappropriati
del nostro ruolo di insegnanti prepa-
rando con convinzione e impegno il
nostro progetto. Sicuramente il
tempo dedicato all’impresa è andato
oltre l’orario quantificato degli in-
contri e ha investito ciascuno di re-
sponsabilità e compiti non prevedi-
bili inizialmente, ma elaborati in-
sieme. In termini quantitativi non c’è
stato neppure il tempo di monitorare
con una scheda di gradimento il per-
corso realizzato, quasi non fosse ne-
cessario perché si comprendeva, alla
fine del percorso, che l’idea aveva
funzionato e lavorare insieme era
stata una gran fatica, ma aveva pro-
dotto dei risultati qualitativamente
gratificanti. Certo è vincente, in
questo tipo di attività, la continuità
nella presenza: anche se i verbali e le
schede di monitoraggio ricostrui-
scono fedelmente tutte le tappe del
lavoro, leggere una scheda non è la
stessa cosa che crearla con le proprie
idee perché si è operato in presenza
per elaborare una determinata atti-
vità. La cultura del lavoro di gruppo
è diventata il valore aggiunto del per-
corso e la nuova sfida per il cambia-
mento: troppo spesso si evita perché
non c’è tempo o perché gli spazi isti-
tuzionali sono troppo densi di neces-
sari adempimenti formali che tol-
gono ogni opportunità di dialogo e
confronto. I canali di interazione at-
tivati sono stati rappresentati da
un’attenta consulenza di processo:
ha mantenuto vivo il feedback all’in-
terno del gruppo ed è stata ricercata
non solo nei momenti di criticità, ma
valorizzata nella comunicazione fi-
nale come punto di forza del per-
corso di ricerca azione.
È chiaro che chi ha avuto il compito
di ripercorrere le tappe di tutto il
ricco percorso di lavoro si trova in
imbarazzo per non aver avuto il
tempo di condividere nel gruppo di
ricerca-azione anche questa me-
moria. In tutti gli incontri di Com-
missione ogni lavoro era soppesato e
valutato in un’ottica generativa di
nuovi spunti di riflessione, mai im-
posto, sempre vagliato criticamente.
4
Laura Venier
Referente organizzativa
della Commissione
Dispersione Scolastica
Istituto Comprensivo
“Destra Torre”
Aiello del Friuli
3
Dal documento “Cultura Scuola Persona
verso le indicazioni nazionali per la scuola
dell’Infanzia e per il primo ciclo di istru-
zione”, M.P.I. 3 aprile 2007.
4
I REFERENTI DELLA COMMISSIONE
DISPERSIONE - CONTINUITÀ SCOLA-
STICA
Scuola dell’Infanzia - Aiello: Gioia Zorzini.
Scuola dell’ Infanzia - Ruda: Nara Tomasin.
Scuola dell’Infanzia - San Vito al Torre: Sere-
nella Scremin. Scuola dell’ Infanzia -Tapo-
gliano: Gabriella Urizzi / Monica Pitta.
Scuola Primaria - Aiello: Elisabetta Bordi-
gnon. Scuola Primaria - Ruda: Giovanni
Cettul. Scuola Primaria - San Vito: Fran-
cesca Picchierri. Scuola Primaria - Campo-
longo: Monica Serraval. Scuola Secondaria
di primo grado, Aiello: Fabio Budicin /
Flavia Pontoni. Scuola Secondaria di primo
grado - Ruda: Enzo Bernardis. Assistente
Amministrativa: Anna Cancellieri. Consu-
lente scientifica: Rosalia Garzitto. Psicologa
del Centro di orientamento: Tiziana Zanella