tiva per il successivo anno scola-
stico. Le attività elaborate, raccolte
e sistematizzate in un percorso co-
mune, hanno ripercorso le tappe
più significative del lavoro e rac-
colto le esigenze specifiche di for-
mazione di bambini e ragazzi in
una prospettiva di lavoro integrata
tra i diversi ordini scolastici e tra-
sferibile a tutte le classi dell’Istituto:
- dalla scoperta di alcune emo-
zioni alla necessità di esprimerle
per vincere quelle negative;
- dal riconoscimento delle proprie
e altrui emozioni al migliora-
mento dei rapporti interperso-
nali per rispettare le regole della
convivenza civile;
- dalla maturazione di una compe-
tenza lessicale specifica alla ri-
chiesta di collaborazione dei ge-
nitori per la ricerca di ascolto e
dialogo attento.
In ogni ordine scolastico si era ac-
quisita la consapevolezza che le
emozioni sono strumenti preziosi e
fondamentali per conoscere se
stessi e il mondo e per gestire i nor-
mali dissidi e conflitti della vita
quotidiana. Un riferimento dovuto
anche al mondo degli adulti, ai ge-
nitori, in particolare, interlocutori
necessari dei nostri percorsi futuri
di Commissione in un’ottica di co-
progettazione integrata. Specie gli
alunni della Scuola Secondaria
hanno scoperto i limiti della loro
educazione emozionale e hanno ri-
chiesto di colmarli, di esplorare
temi e di appropriarsi del lin-
guaggio delle emozioni.
LA CONDIVISIONE
Non è mancato, nel gruppo, l’ap-
profondimento su chi dovesse il-
lustrare al Collegio (tab. 3) gli
obiettivi generali e le caratteri-
stiche del percorso. La discus-
sione è stata accesa perché ci si è
resi conto di molti condiziona-
menti che avrebbero ostacolato
una comunicazione efficace per
tutti i colleghi. Innanzi tutto si è
chiesto al Dirigente scolastico di
inserire l’intervento al primo
punto all’ordine del giorno ed è
stata designata, all’unanimità, la
consulente esterna quale porta-
voce dell’esperienza.
Motivato dall’interesse a vincere
anche questa sfida, il gruppo era
attento a calibrare sugli interlo-
cutori la validità della proposta
didattica, non voleva assoluta-
mente fallire nella comunica-
zione troppo spesso, negli in-
contri istituzionali, viziata dal già
detto e dal conformismo. Sono
stati precisati i compiti della Com-
missione che si sostanziavano
nell’impegno a definire gli obiet-
tivi specifici relativi alle compe-
tenze degli alunni nei tre ordini di
scuola, a fornire materiale elabo-
rato nelle precedenti esperienze e
riferimenti bibliografici specifici
per offrire supporto organizzativo
liberamente alla ricerca di occasioni
per la continuità tra ordini scola-
stici, proponeva nuovi stimoli di la-
voro per il futuro e offriva nuove
occasioni di ricerca nel proprio Isti-
tuto. Le referenti della Scuola del-
l’Infanzia avevano testimoniato il
piacere e il valore della scoperta
delle emozioni da parte dei bam-
bini: nel laboratorio linguistico, con
il disegno e i colori, le emozioni per-
sonali sono state espresse dai più
piccoli. Nella Scuola primaria un’u-
nità di lavoro ha permesso l’analisi
scientifica e linguistica, del corpus
di messaggi relativi all’esperienza
vissuta. Le attività promosse nella
Scuola Secondaria di I grado hanno
sviluppato le riflessioni spontanee
degli alunni sulle esperienze di alfa-
betizzazione emozionale in ambito
linguistico e relazionale, con la cre-
scente richiesta di esercitazioni
sempre più varie e strutturate.
“Dall’analisi di queste informazioni
emergono due categorie o meglio si in-
seriscono queste problematiche evi-
denziate in un processo formativo di
elevata qualità, di conoscenze, di un
pensiero plurale , quindi che com-
prende anche la conoscenza del lin-
guaggio emozionale, e di relazione
socio-affettiva e valoriale. Al sapere e
al saper-fare si aggiunge il saper
stare con se stessi e con gli altri. Oc-
corre agire contemporaneamente su
due piani: l’individuazione del sa-
pere significativo e quello relazionale
dislocati lungo tutto il percorso edu-
cativo, dalla scuola dell’infanzia alla
scuola secondaria di 1°, come per-
corso di curricolo verticale.
2
L’ultimo
incontro della Commissione è ser-
vito a mettere a fuoco le modalità di
presentazione della sperimenta-
zione al Collegio Docenti e descri-
vere i vari momenti del percorso:
dall’individuazione dell’obiettivo ai
risultati ottenuti nel percorso per
presentare la proposta organizza-
SFIDE CONDIVISE
64
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
30
2
Dalla scheda di monitoraggio del 2° in-
contro curata dalla consulente scientifica.
OBIETTIVI GENERALI
DEL PERCORSO
conoscere il linguaggio delle emo-
zioni
sviluppare competenze che favori-
scano la conquista dell’autoconsa-
pevolezza emozionale:
- rapportarci al nostro corpo in un
atteggiamento di ascolto e dialogo
- esplorare altri punti di vista
- praticare il gioco dello spiazza-
mento sia nel dialogo con noi
stessi che con l’interlocutore
Tab. 3: Obiettivi generali del percorso