60
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
30
SFIDE CONDIVISE
Laura Venier
INTERAZIONI PER COSTRUIRE INSIEME IL CAMBIAMENTO
IL CONTESTO
Se la scuola soffre gli inevitabili ri-
tardi che ogni processo di riforma
provoca e risente dell’avvicendarsi
dei suoi Ministri, è stata lanciata,
d’intesa con l’Amministrazione Re-
gionale - Direzione centrale istru-
zione cultura sport e pace, un’inte-
ressante occasione di confronto nel
Gruppo di lavoro pluriprofessio-
nale costituito in collaborazione
con il Centro di orientamento di
Cervignano del Friuli, nell’ambito
delle iniziative in materia di pre-
venzione del disagio e della disper-
sione scolastica. Anche la demoti-
vazione cronica dei docenti è stata
vinta da un’ interessante opportu-
nità: formare insegnati referenti in
un tavolo di lavoro comune a più
scuole del territorio per diffondere
e personalizzare nei diversi Istituti
la pratica del lavoro di gruppo nella
ricerca azione. Una sfida dunque di
qualità per investire i diversi ope-
ratori di una responsabilità forte,
ma non impositiva, in quanto ogni
Istituto ha potuto caratterizzare i
suoi interventi in base alle scelte
del gruppo di lavoro costituito.
L’organizzazione valorizzava la
centralità dei docenti e l’autonomia
nella progettazione, tali da consen-
tire il confronto e lo scambio tra
scuole del territorio in una pro-
spettiva di rete sociale. La sede
degli incontri, il Centro regionale
di orientamento, ha rappresentato
simbolicamente il luogo, neutro,
accogliente, in cui interagire con
punti di vista diversi, esperienze
professionali diversificate per
esplorare insieme inediti terreni di
condivisione sul tema dell’insuc-
cesso scolastico.
L’attività di formazione del Gruppo
pluriprofessionale, intrapresa da
due insegnanti referenti dell’Isti-
tuto Comprensivo “Destra Torre”,
aveva portato già nell’anno scola-
stico 2005-2006 all’acquisizione
del metodo di lavoro applicato ad
un Consiglio di classe della Scuola
Secondaria di I grado, di Aiello sul
tema della motivazione scolastica,
per favorire occasioni di crescita
formativa dei ragazzi nell’intera-
zione con gli adulti.
Lo studio di strumenti per avviare
e sostenere la riflessione pedago-
gica in una dimensione collabora-
tiva, in modo da garantirne la tra-
sferibilità più ampia possibile nella
propria scuola, costituiva una
nuova proposta emersa grazie allo
spazio di confronto costituito nel-
l’équipe territoriale. L’insoddisfa-
zione nata dalla convinzione che
troppi docenti non fanno gruppo e
vivono in silenzio le loro irrinun-
ciabili certezze ha spinto noi rap-
presentanti di ricerca-azione a lan-
ciare nuove sfide nell’ambito della
Scuola di appartenenza.
Se i processi organizzativi sono vis-
suti in modo ripetitivo come reper-
torio di prassi burocratiche consoli-
date, l’istituzione di un gruppo di
lavoro a più componenti, quattro
docenti della Scuola dell’Infanzia,
quattro della Primaria e due rap-
presentanti della Secondaria di 1°,
voleva dare voce e corpo ad un co-
mune sentire, spesso nascosto,
perché esplicitato solo in aride do-
cumentazioni scritte, sul tema del-
l’insuccesso formativo. La partico-
lare prospettiva di analisi vertica-
lizzata del problema, che l’ Istituto
Comprensivo offriva, è stata rite-
nuta un punto di forza della pro-
posta. Il complesso tema dell’insuc-
cesso scolastico, senza preconcette
valutazioni su alunni e casi speci-
fici, ha liberato inizialmente spunti
di riflessione suggeriti dall’attività
didattica quotidiana e si è presen-
tato come un terreno di ricerca e
riflessione comune sul quale porre
le basi per esperienze condivise,
negoziando obiettivi e strategie da
utilizzare.
LA COMMISSIONE DI
ISTITUTO
Con l’interesse di coniugare ricerca
teorica e azione per sostenere il
cambiamento nelle pratiche didat-
tiche consolidate, si è voluto coin-
volgere un numero di insegnanti
ampio, rappresentativo di tutti i
dieci plessi dell’Istituto per diffon-
dere la pratica del lavoro di gruppo
direttamente a scuola, con l’elabo-
razione di un protocollo di prassi
condivise da realizzare con speci-
fiche azioni previste dal P.O.F., nel
corso
dell’anno
scolastico
2006/2007. Quindi l’ufficializza-
zione del compito, nella seduta del
Collegio Docenti di fine anno, ha
costituto il fondamento irrinuncia-
bile del programma di lavoro.
Il
Protocollo di prassi condivise dell’
a.s. 2006-2007
, aveva l’obiettivo di
l gruppo che valorizza
la centralità dei
docenti e l’autonomia
nella progettazione,
per consentire il
confronto e lo scambio
tra scuole del territorio
in una prospettiva di
rete sociale
I