- necessità di un bagaglio comune
di esperienze documentate a cui
far riferimento come momento
di riflessione e ri-calibrazione
degli interventi futuri;
- bisogno di confronto e ricerca-
azione tra gruppi di docenti di
diverse sedi e corsi di studio, so-
prattutto nel biennio;
- resistenza al cambiamento e al
confronto da parte di alcuni do-
centi.
Come si può notare, lo scoglio più
difficile da superare risultava la
diversa fisionomia delle sedi,
unita alle varie e specifiche esi-
genze di ogni corso di studi; so-
prattutto nel triennio, l’offerta
formativa di indirizzi tanto lon-
tani non consente un’uniformità
di intenti ed interventi che, po-
trebbero snaturare, invece che ar-
ricchire, il singolo istituto.
Nei vari bienni, il discorso
cambia: ci sono margini molto più
ampi di intervento secondo linee
comuni di attività formative
poiché le discipline sono prope-
deutiche all’insegnamento profes-
sionalizzante del triennio e
quindi, in generale, simili per ogni
Istituto.
Inoltre, la pratica scolastica ci ha
fatto notare che i problemi più
forti di dispersione si manifestano
nel corso del biennio di scuola su-
periore, laddove gli allievi non tro-
vano motivazione forte o sentono
in modo più drammatico il peso
del disagio.
Altra criticità da superare, dovuta
soprattutto alla dislocazione delle
varie sedi sul territorio, è la diffi-
coltà di gestire il dialogo e il con-
fronto fra docenti, anche motivati
e desiderosi di collaborare; trovare
momenti di incontro risulta com-
plesso soprattutto alla luce del ca-
rico di lavoro e di partecipazione
ai molteplici progetti proposti dal-
l’ISIS che presuppone un impegno
massiccio in orario extracurrico-
lare.
Ultimo, ma non meno significa-
tivo, il problema di proporre un
intervento che potesse coinvolgere
tutte le sedi; l’esperienza del pre-
cedente anno scolastico ci ha fatto
riflettere sulla esigua ricaduta di
una proposta di lavoro che coin-
volgesse un unico consiglio di
classe a fronte di circa 30 classi di
biennio totali.
Bisognava trovare un ambito di in-
tervento più ampio, in cui tutte le
realtà ISIS potessero rispecchiarsi
e ritrovarsi: è stata scelta l’area
dell’orientamento perché la più
naturalmente vicina e presente
nel biennio.
Da qui l’idea della coordinatrice
dei progetti di creare un gruppo di
ricerca-azione che comprendesse
membri di ogni sede associata con
il compito di provare a delineare
un pacchetto di interventi comuni
e condivisibili all’interno dell’area
orientamento e in particolare,
nella dispersione scolastica, che si
delinea, sin dai primi giorni di
scuola come uno degli interventi
cardine nella settimana dell’
acco-
glienza.
DOCENTI COINVOLTI
NEL PROGETTO
Credo sia necessario premettere
che la referente ha avuto modo di
lavorare in tutte le sedi ISIS negli
ultimi dieci anni e che quindi ha
instaurato rapporti di collabora-
zione e stima con molti colleghi;
in questo modo è riuscita ad indi-
viduare coloro che, più sensibili e
stimolati a lavorare in gruppo,
avrebbero potuto contribuire in
maniera significativa al progetto.
Gli aspetti fondamentali per la co-
stituzione di un gruppo di ricerca-
azione sono molteplici ed essen-
ziali per la sua realizzazione:
a. l’appartenenza ad una istitu-
zione comune, la scuola;
b. la valenza, ossia la consapevo-
lezza che l’entrare in un
gruppo rappresenti un fattore
di attrazione, un valore signifi-
cativo nell’esperienza di do-
cenza;
c. la presenza di reciproca stima
e fiducia;
d. la libertà di confrontarsi e di
poter esprimere dubbi e per-
plessità;
e. la condivisione di obiettivi;
f. la convinzione intima di lavo-
rare non solo per il proprio in-
teresse di crescita personale
ma per contribuire a creare un
modello pilota di lavoro con
colleghi di vedute e opinioni
anche molto diverse.
A mio modo di vedere, sarebbe
stato indispensabile che i membri
del gruppo non fossero docenti di
una stessa materia, ma rappresen-
tassero almeno i due grandi gruppi
disciplinari, ovvero l’area umani-
stico-linguistica e quella scienti-
fica proprio perché l’approccio al
lavoro garantisse il confronto da
punti di vista diversi.
Dopo un contatto-colloquio sin-
cero e propositivo la referente ha
ottenuto l’adesione al gruppo na-
51
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
30
Orientamento e scuola