RIVISTA ok - page 49

non è più arato?
Non ho ancora ricevuto l’illu-
minazione su questo quesito
ma ritengo che sia più sem-
plice e facile accomodarsi
nella routine ed altrettanto
semplice
trovare
cause
esterne all’insuccesso della
correlazione tra insegna-
mento-apprendimento:
è
colpa dello studente che non
studia, non sa studiare, non sa
far fatica, non ha valori, non
ha […], non è […].
È, forse, altrettanto rassicu-
rante cercare di trovare il
capro espiatorio nelle ipote-
tiche mancanze della scuola
dei gradi precedenti: la scuola
media non prepara, la scuola
elementare non funziona, la
scuola materna
chissà cosa.
Dopo aver seguito pure un se-
minario per apprendere l’otti-
mismo, ho provato a farmi
una domanda fondamentale
nei confronti dei colleghi: è
un problema mio? È un pro-
blema loro?
Da tutti i corsi di aggiorna-
mento seguiti ho ricevuto la
conferma che il mio ap-
proccio alla relazione inse-
gnamento-apprendimento è
corretto.
Pertanto posso tranquilla-
mente rispondermi che il pro-
blema non è mio.
Forte di questa consapevo-
lezza ho condiviso il mio fare
scuola con alcuni, pochi, col-
leghi che, come me, hanno
compreso che l’apprendi-
mento passa attraverso rela-
zioni significative con gli in-
segnanti e il coinvolgimento
di studenti/ragazzi assuefatti
a tutto e va attivato attraverso
effetti speciali.
A SCUOLA DI CREATIVITÀ
SUL CARSO
Approfittando della libertà
metodologica consentita da
progetti curricolari, presentati
a Consigli di classe e Collegi
docenti annoiati, o in altre
faccende affaccendati (corre-
zione delle verifiche scritte,
lettura di amene riviste, uti-
lizzo del pc portatile per non
ben identificati lavori, comu-
nicazioni varie a mezzo cellu-
lare), da alcuni anni, assieme
ad un paio di colleghi, ho pro-
posto alle nostre classi l’ap-
prendimento di contenuti, ca-
pacità e competenze discipli-
nari liberando la creatività e
la fantasia.
La rivoluzione dello spazio fi-
sico di apprendimento è fon-
damentale.
La prima guerra mondiale ri-
mane conoscenza indelebile
se la si studia in trincea, stu-
diando i versi delle poesie di
Ungaretti, gli scritti di Lussu,
le lettere dei soldati, in mezzo
alla natura carsica, osser-
vando le caratteristiche geofi-
siche del Carso e della sua
flora, apprendendo in modo
corporeo-sensoriale e non
solo razionale-cognitivo.
Questi apprendimenti, addi-
rittura, si cementano nel mo-
mento in cui il nostro stu-
dente li trasmette ad altri stu-
denti-ospiti, ai quali fornisce
un servizio professionale di
accompagnamento turistico
sul Carso monfalconese, nei
luoghi della
Grande guerra.
La verifica orale degli allievi,
in gruppi di due-tre studenti,
si esplicita attraverso una re-
lazione con l’ausilio di stru-
menti ed attrezzature, quali la
lavagna luminosa, il pc porta-
tile collegato al videoproiet-
tore per presentare i concetti-
chiave nel sistema multime-
diale
Power Point,
utilizzando
immagini, schemi, suoni, in-
serendo spezzoni di film rela-
tivi all’argomento trattato.
L’allievo interrogato diventa
protagonista della situazione,
così come il pubblico (il
gruppo classe), che verifica la
prestazione collegialmente,
compilando una griglia di os-
servazione degli aspetti non
verbali della comunicazione e
usando i descrittori di livello
del P.O.F. d’Istituto, per
quanto concerne i contenuti.
L’economia aziendale diventa
uno studio meno arido e teo-
rico se la si apprende attra-
verso la costituzione di una
cooperativa, dove i compo-
nenti della classe diventano
soci con diritto di parola e di
decisione, in una struttura or-
ganizzata e democratica, che
gestisce il capitale dell’a-
zienda, promuove nuovi ser-
vizi offerti al pubblico
(
marketing
), redige i docu-
menti contabili ed il bilancio,
valuta le rimanenze di magaz-
zino, predispone i turni e l’at-
tribuzione delle diverse man-
sioni.
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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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Orientamento e scuola
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