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si configurava come prospettiva
reale.
Il rapporto con il Gruppo
pluriprofessionale
L’incontro tra due degli insegnanti
del Consiglio di classe con il gruppo
territoriale di R-A era fortemente
motivato dalla ricerca di esperienze
e persone che potessero suggerire
idee e soluzioni utili.
La sorpresa più grande è stata quella
di constatare che per la composi-
zione e le esperienze degli inse-
gnanti che partecipavano al gruppo
territoriale si riproduceva, in
qualche modo, a diversi livelli quel
denominatore comune di diversità
complessa che era stato rilevato nel-
l’ambito della classe dove si doveva
agire. Ed è qui che è iniziato l’espe-
rimento più significativo di tutta
quanta l’esperienza. Infatti, la co-
struzione di rapporti di collabora-
zione e la narrazione di sé all’in-
terno del gruppo territoriale avve-
niva parallelamente alla costruzione
di rapporti all’interno della classe in
cui gli insegnanti agivano. In questo
modo essi avevano l’opportunità di
sperimentare su di sé la difficoltà
nella costruzione del gruppo così
come i ragazzi ce l’avevano nella co-
struzione dei rapporti in classe. Gli
incontri degli insegnanti del gruppo
territoriale in cui emergevano aspet-
tative, dubbi, frustrazioni derivanti
dal proprio lavoro quotidiano e il
confronto dei progetti didattici ini-
ziati nei consigli di classe di prove-
nienza favorivano l’instaurarsi di un
clima di fiducia, rispetto reciproco
ed accettazione di tutte le esperienze
proposte: si stava costruendo un la-
boratorio di convivenza civile e si
imparava dall’esperienza positiva o
negativa degli altri.
1
Attraverso il
dialogo aveva preso forma un mo-
dello comunicativo che da una parte
chiariva la funzione del mediatore
dall’altra faceva sperimentare tutta
una serie di esperienze con un ca-
rico di emozionalità diverse che si
imparava a decodificare e a control-
lare in modo flessibile. Questo mo-
dello andava riportato tra i colleghi
del Consiglio di classe e con gli
alunni.
LE AZIONI SVOLTE ED
IL CONTROLLO DEL
PROCESSO
Nell’ambito dell’osservazione-ana-
lisi ed interpretazione dei comporta-
menti dei ragazzi, molto utili sono
state le lezioni di compresenza ita-
liano-storia, italiano-inglese, mate-
matica-scienze e tecnologia, grazie
alle quali gli insegnanti hanno veri-
ficato l’efficacia di un approccio di-
verso e la diversa risposta dei ra-
gazzi ad uno stimolo intellettuale
condiviso. Anche le variazioni di
comportamento degli alunni ri-
spetto ai singoli insegnanti sono
state oggetto di riflessione ed analisi
del consiglio di classe così come la
loro risposta in base alla diverse me-
todologie d’insegnamento (lezione
frontale, lezione dialogata,
coopera-
tive-learning
, gruppi di studio, giochi
di simulazione, gruppi di apprendi-
mento, attività di laboratorio).
Si è fatta molta attenzione ai ritmi di
apprendimento ed alla risposta dei
ragazzi nell’affrontare gli argomenti
proposti nelle singole discipline in
modo da mantenere sempre vivo il
LA RICERCA–AZIONE EDUCATIVA
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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
30
GRIGLIA DI OSSERVAZIONE: PROGETTO RICERCA-AZIONE
in entrata
GENITORI
ambiente classe
ambiente positivo per educazione sociale
presenza (facilità) di amicizie
solidarietà in caso di necessità
collaborazione educativa tra le famiglie
collaborazione educativa con gli insegnanti
ruolo degli insegnanti in tutto ciò
scala
niente
0
poco
1
abbastanza
2
molto
3
Allegato 1: Griglia di osservazione del Pro-
getto Ricerca-Azione genitori, in entrata
1
I mediatori, nelle persone della dott.ssaRosalia
Garzitto e dott. Diego Lavaroni, costruivano un
piano di comunicazione significativo per tutti i
componenti del gruppo, tenendo conto delle di-
verse realtà e badando a mantenere grande fles-
sibilità nell’accettazione delle esperienze di tutti.
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