Il tema conduttore delle improvvi-
sazioni è stato suggerito dalle in-
segnanti in seguito alla lettura di
un racconto
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dal denso significato
metaforico e dal forte messaggio
educativo: come un sasso lanciato
nello stagno suscita onde concen-
triche, così un atteggiamento posi-
tivo o uno negativo provocano, a
catena, una serie di reazioni ana-
loghe. La prima improvvisazione
ha visto come protagoniste noi in-
segnanti: mettendoci in gioco, ab-
biamo rappresentato la stessa si-
tuazione affrontata in due modi
diversi. Nel primo caso una pic-
cola incomprensione è sfociata in
un diverbio animato, nel secondo,
la gentilezza e la comprensione re-
ciproche hanno permesso di chia-
rire l’equivoco e di riportare l’ar-
monia tra le parti. Basandosi su
questa esperienza, anche i ragazzi,
poi, divisi in piccoli gruppi, hanno
proposto le loro drammatizzazioni
traendo spunto da situazioni di
vita quotidiana. Nell’ambito della
vasta gamma di improvvisazioni
interpretate dagli allievi, essi
stessi hanno operato una scelta in-
dividuando quelle più significa-
tive e realistiche. A questo punto
siamo passate alla stesura di una
prima bozza del copione, la cui let-
tura è stata proposta ai ragazzi du-
rante i
circle time
, previsti all’i-
nizio di ogni incontro settimanale.
In quelle occasioni sono stati ac-
colti tutti i suggerimenti, i con-
sigli, le idee da parte degli alunni
procedendo quindi alla stesura de-
finitiva del copione.
Sono state quindi assegnate le
parti avendo cura di rispettare i
desideri e le richieste avanzate dai
ragazzi: a tal fine sono stati indivi-
duati anche nuovi ruoli per valo-
rizzare tutti quanti.
Durante le prove sono stati via via
introdotti elementi originali sia
per quanto riguarda le tecniche,
ad esempio, è stata utilizzata
quella delle ombre, è stato inserito
un filmato, sono state realizzate
delle diapositive per creare gli
sfondi, nella parte conclusiva
sono stati proposti alcuni giochi di
prestigio, sia per quanto concerne
musiche, luci, suoni, costumi ed
elementi della scenografia. Su
esplicita richiesta degli allievi
sono stati introdotti, inoltre, due
brevi balletti, la cui coreografia è
stata curata dai ragazzi stessi.
Particolare attenzione è stata ri-
volta alla recitazione e alla gestua-
lità nonché ad una corretta occu-
pazione dello spazio scenico. A tal
proposito sono stati proposti eser-
cizi di impostazione della voce, di
dizione e relativi alla comunica-
zione non verbale.
Al di là del fatto che l’attività si è
conclusa con una rappresenta-
zione (replicata in tre occasioni)
che ha riscosso un notevole suc-
cesso, considerato l’entusiasmo
con il quale è stata accolta dal pub-
blico, la maggiore gratificazione
per i ragazzi e per noi insegnanti è
derivata dall’attività di laboratorio
nel suo svolgersi. La complessità
del lavoro ha richiesto molte
energie, inoltre non sono mancati
momenti critici dovuti alla pre-
senza di soggetti particolarmente
problematici e a qualche attrito
sorto tra gli alunni, tuttavia queste
stesse difficoltà hanno fornito al
gruppo un’opportunità di crescita.
La ricerca di soluzione dei pro-
blemi condotta attraverso la rifles-
sione e il confronto ha permesso
di vivere un evento significativo
sul piano educativo non solo a li-
vello scolastico ma anche relazio-
nale.
I veri protagonisti del percorso la-
boratoriale sono stati davvero gli
studenti che hanno potuto così
sperimentare come anche l’errore,
ad esempio la battuta dimenticata
o il disagio (si pensi all’emozione
sulla scena!) possano essere occa-
sione di apprendimento. L’aver
vissuto questa esperienza ha con-
sentito loro di confrontarsi con i
propri limiti e di superare gli osta-
coli acquisendo così una maggiore
fiducia nelle proprie risorse e in
quelle dei compagni. Attraversare
queste emozioni fa crescere i ra-
gazzi e permette loro di coltivare
la speranza nell’affrontare anche
altre situazioni in cui si sentono
messi alla prova.
Fulvia Cecchini
Nadia Michelutti
Docenti di lettere
Istituto Comprensivo
Scuola secondaria di I grado
“A. Mistruzzi”
Basiliano (Ud)
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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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Orientamento e scuola
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P. Pugni,
Il sasso nello stagno
, racconto
tratto da L. Gasparino, P. Pugni, F. Malagò
(a cura di),
Amicizia, coraggio, lealtà ed
altri tesori
, Mondadori scuola, 1999, Milano.