RIVISTA ok - page 15

vità e alla riflessione assume,
per me, una forte valenza
umana ed emotiva.
CONCLUSIONI
Dopo aver fatto queste consi-
derazioni non trovo neces-
sario andare a sottolineare le
zone di criticità, forse perché
quando di mezzo ci sono va-
lori conviene attenersi alla
pars costruens
su cui vale
sempre la pena di investire e
credere. In sintesi, il cambia-
mento non si trasforma in in-
novazione se chi è chiamato
ad attuarlo lo subisce, si sente
disorientato e/o ne ha una
percezione
distorta;
co-
munque chi opera nella
scuola non può rimanere
sulla soglia del dibattito, ma
“professionista riflessivo”
dell’
azione e
nell’
azione
7
deve
entrare nella “mischia”
, man-
tenendo un baricentro cultu-
rale e professionale forte.
Come professionista ha anche
il compito di interpretare le
norme e le situazioni con
ponderatezza, ma sempre in
un’ottica allargata, consape-
vole che, anche se non è
sempre necessario condivi-
derle, rimane indispensabile
comprenderle e accettare le
responsabilità che ne deri-
vano.
Alessandra Conte Romani
Dirigente scolastico inc.
I. C. “G. Randaccio”
Scuola Capofila rete di Gorizia
Monfalcone
Orientamento e scuola
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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13
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Educating the reflective practitioner,
D. Schön
1...,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14 16,17,18,19,20,21,22,23,24,25,...111
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