RIVISTA ok - page 8

ganizzazione come rete di rela-
zioni e come rete di idee”
.
8
Uno dei compiti che l’equipe ha
cercato di tenere sempre pre-
sente è stato mantenere una or-
ganizzazione stabile nel tempo
ritenendo questa una condizione
essenziale per sviluppare la ca-
pacità di autoregolazione del
gruppo. Al di là degli intenti
espressi e condivisi, il processo
di crescita dell’equipe, è stato
soggetto alle fluttuazioni colle-
gate alle correnti proprie della
vita di qualsiasi gruppo di la-
voro,
“[…] dal momento che
questa attività è collegata ad un
compito essa è fondata nella
realtà, i suoi metodi sono razio-
nali e pertanto sia pure in forma
embrionale, scientifici”
ma
“[…]
l’attività del gruppo di lavoro è
ostacolata, deviata e talvolta fa-
vorita, da certe altre attività men-
tali che hanno in comune l’attri-
buto di forti tendenze emotive.
Queste attività, a prima vista
caotiche, acquistano una certa
strutturazione se si ammette che
esse derivano da alcuni assunti di
base comuni a tutto il gruppo.”
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Cercare di rendere esplicite le
tensioni provocate dall’ansia
connessa allo svolgimento del
compito e alla frustrazione del
non sentirsi sempre adeguati
alla situazione, evitando che
queste emozioni diventassero
elementi di disgregazione o di
cristallizzazione delle dinamiche
interne, è stato molto complesso
e ha richiesto un’attenzione con-
tinua e un prendersi cura del
compito da parte di tutti i com-
ponenti dell’equipe. Ogni in-
contro con il gruppo dei docenti
è stato preceduto da una prepa-
razione scrupolosa che consi-
steva nell’esaminare quanto
emerso dalla riunione prece-
dente per individuare i possibili
sviluppi. Ma oltre a questa atti-
vità manifesta, funzionale, colle-
gata all’organizzazione e ge-
stione del lavoro, si è sviluppata
una riflessione che appartiene al
piano sotterraneo della dinamica
di gruppo, volta a rendere espli-
citi gli impliciti e a chiarire, nei
limiti del possibile, gli elementi
conflittuali. Ci sono stati mo-
menti di difficoltà collegati al-
l’assunzione di diversi ruoli al-
l’interno del gruppo, alla pre-
senza di vertici di lettura delle
problematiche contrastanti, alla
sensazione di rispecchiare, a
volte, all’interno dell’equipe di-
sfunzioni analoghe a quelle vis-
sute dai docenti nel gestire gli
aspetti istituzionali e i rapporti
con gli studenti, né sono man-
cati i momenti di disorienta-
mento e di tensione.
Probabilmente l’autoregolazione
si è mantenuta ad un livello suf-
ficientemente buono per le rela-
zioni di fiducia e stima reciproca
che connota il legame tra i com-
ponenti dell’equipe. Un fattore
importante per il funzionamento
dell’equipe è stata la diversità
dei punti di vista esistenti che,
all’interno di una dialettica viva
e appassionata, ha permesso di
volta in volta, ad uno o più ope-
ratori di assumere una posizione
decentrata aiutando così l’e-
quipe a riposizionarsi nella
giusta distanza in relazione ai si-
gnificati individuali e di gruppo
collegati all’oggetto di lavoro. Il
clima di partecipazione attenta e
sensibile che si è creato all’in-
terno del Gruppo pluriprofessio-
nale ha rappresentato per l’e-
quipe un ulteriore elemento di
stimolo a pensare e a lavorare
con il piacere di veder “crescere”
il Gruppo stesso.
IL GRUPPO
PLURIPROFESSIONALE
L’équipe è partita dall’intendere
il gruppo come strumento di la-
voro e ha individuato i suoi rife-
rimenti nel “Gruppo operativo”
che secondo la definizione del
suo fondatore Enrique J. Pi-
chon–Riviére,
“[…] è un insieme
di persone con un obiettivo comune
che cercano di raggiungere ope-
rando in gruppo”. “[…] Nel campo
dell’insegnamento,
aggiunge Josè
Bleger
,
10
il gruppo si esercita al-
l’apprendimento, cosa che ottiene
soltanto cercando di imparare,
cioè operando”.
IL GRUPPO COME STRUMENTO
DI APPRENDIMENTO A SCUOLA
6
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
30
8
G.P. Quaglino, S. Casagrande, A. Castel-
lano, 1992,
Gruppo di lavoro, lavoro di
gruppo
, Raffaello Cortina Editore, Milano.
9
W. R. Bion, (Ed. italiana, 1971)
Espe-
rienze nei gruppi
, Armando Editore Roma.
10
J. Bleger,
Psicoigiene e psicologia istituzio-
nale
, 1989, Libreria Editrice Lauretana, Lo-
reto (An).
1,2,3,4,5,6,7 9,10,11,12,13,14,15,16,17,18,...111
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