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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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ricordato: il calo della vocazione
alle facoltà scientifiche porta addirit-
tura a trovarsi in carenza di offerta
quando già la domanda è debole!
Questo grafico (Fig. 11) mostra una
statistica Istat rispetto ai laureati nel
’95 e nel 2004 nelle facoltà scientifi-
che. Vedete che, rispetto al ’95, c’è
stato un calo di 10 punti percentuali
in regione, che è un calo addirittura
più rilevante di quello nazionale.
Quindi, vengo rapidamente alle
conclusioni. Quali sono gli elementi
critici per il mercato del lavoro
regionale? Adesso io cerco di veder-
lo dal punto di vista quantitativo,
perché mi sembra che le esperienze
personali siano già state approfondi-
te sufficientemente. Certamente dal
lato della domanda c’è il grosso pro-
blema relativo al fatto che le impre-
se si indirizzano verso le aree inge-
gneristiche, quando invece l’offerta
ultimamente sta prendendo tutta
un’altra strada. C’è sicuramente l’im-
portante questione legata agli inve-
stimenti, perché è chiaro che pur
con tutta la buona volontà di aumen-
tare gli investimenti in sviluppo e
ricerca, finché non si andrà effettiva-
mente in questa direzione è ben dif-
ficile creare un incremento della
domanda. E c’è anche infine il tema
di un confronto ancora troppo
modesto tra università e impresa,
almeno questo è quello che è stato
rilevato in regione.
Per quanto riguarda gli enti di ricer-
ca, (è chiaro che quando parlo di
enti di ricerca accomuno ad essi l’u-
niversità, perché presentano caratte-
ristiche simili), i problemi riguarda-
no appunto una maggiore attrattività
e concorrenza che proviene da isti-
tuti stranieri. Infine una rilevante cri-
ticità è quella della precarietà del
posto di ricercatore che io non ho
affrontato, ma mi sembra che sia
emerso sufficientemente dalle rela-
zioni precedenti.
Che prospettive? Tutto sommato, in
un quadro internazionale che non ci
pone certamente all’avanguardia, a
livello regionale si deve evidenziare
come i dati che abbiamo rilevato
mostrano come la volontà di investi-
re in ricerca da parte delle imprese
garantisca occupazione. Quindi, chi
vuole fare di professione il ricercato-
re in prospettiva certamente ha delle
possibilità occupazionali molto più
rilevanti di tante altre professioni,
specie rivolgendosi al settore priva-
to. Oltretutto, come ho detto, la
struttura regionale presenta delle
caratteristiche particolari perché, a
fronte di un settore industriale domi-
nato da piccole e medie imprese,
esiste anche una realtà di enti di
ricerca, parchi scientifici e altre
imprese che hanno dimostrato di
essere sufficientemente innovative.
Quindi, date queste premesse, con-
siderando che la volontà politica, e
comunque espressa da tutti, è quella
di investire sempre di più in ricerca e
sviluppo, io credo che le prospettive
per un ricercatore, da qui al futuro,
siano più che buone.
Dott. Marco Pascolini
Ricercatore Ires Fvg
ESPERIENZE
E BUONE PRASSI
FABIO TOMASI
AREA SCIENCE PARK TRIESTE
Il progetto AREA Science Weeks,
realizzato da AREA Science Park tra
luglio e dicembre 2005, si inseriva
all’interno delle iniziative promosse
in tutta Europa nell’ambito del pro-
gramma Researchers in Europe 2005
creato dalla Commissione Europea
per promuovere il ruolo del ricerca-
tore nella società.
Gli obiettivi assegnati al progetto
AREA Science Weeks sono stati:
• invitare i giovani ad intraprendere
una carriera scientifica;
• promuovere la figura del ricercato-
re e il beneficio che il suo lavoro
apporta alla società;
• superare gli ostacoli culturali che
ancora frenano un’adeguata parte-
cipazione femminile alla ricerca
scientifica.
Il progetto si è articolato in quattro
settimane scientifiche dedicate cia-
scuna ad un tema specifico:
• astrofisica;
• nuovi materiali e nanotecnologie;
• riciclo e riuso dei rifiuti;
• biomedicina molecolare.
Ciascuna settimana scientifica si arti-
colava in dieci attività di laboratorio
(dal lunedì al venerdì) e in una con-
ferenza finale il sabato mattina.
AREA Science Park, nel suo ruolo di
coordinatore degli enti di ricerca
della Regione Friuli Venezia Giulia,
ha con questo progetto voluto non
solo promuovere il ruolo del ricerca-
tore, ma dare anche maggiore evi-
denza tra i giovani della Regione e
della vicina Slovenia del sistema
della ricerca regionale, che pur rag-
giungendo vette d’eccellenza è
ancora poco conosciuto.
Per raggiungere questo obiettivo e
comunque favorire, anche al termine
del progetto, la creazione di una rete
di relazioni istituzionali, si è deciso di
coinvolgere nella realizzazione del
progetto gli Enti di Ricerca, le
Università, la Regione (con le due
Direzioni centrali istruzione, cultura,
sport e pace e lavoro, formazione,
università e ricerca, e la Commissione
regionale per le pari opportunità).
È stato costituito un Comitato
Strategico di progetto formato da
rappresentanti di AREA Science Park
(che riveste anche il ruolo di coordi-
natore degli enti di ricerca regionali)
della Direzione centrale istruzione,
cultura, sport e pace – Servizio istru-
zione e orientamento e della
Direzione centrale lavoro, formazio-
ne, università e ricerca nonché la
Commissione regionale per le pari
opportunità.
Questo Comitato riunitosi fin dal-
l’avvio del progetto ha permesso di
raccordare le attività del progetto
con altre analoghe già operanti sul
territorio onde evitare, nello stesso
periodo, il sovrapporsi di iniziative
analoghe e di promuovere viceversa
sinergie con le politiche regionali in
questo settore. Questo confronto isti-
tuzionale ha permesso, inoltre, di
definire delle linee guida per la rea-
lizzazione del progetto che sono
state trasmesse ai Comitati Tecnico
Scientifici responsabili per la pro-
grammazione di ciascuna settimana
scientifica. In questa occasione è
anche nata una proficua collabora-
zione tra AREA Science Park e il
Servizio per l’orientamento della
regione, che ha fornito il suo suppor-
to al progetto sia con la collabora-
zione del personale del Centro
Risorse per l’orientamento, per la
stesura di opuscoli informativi da
distribuire agli studenti, che con un
contributo per coprire le spese di tra-
sporto, per gli aderenti all’iniziativa.
Per la realizzazione di ciascuna setti-
mana scientifica è stato istituito un
apposito comitato tecnico scientifico
composto dai responsabili di proget-
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