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QUADERNI
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ORIENTAMENTO
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conto loro). E quindi preparare per
loro un mini percorso iniziale di
training osservativo è qualcosa che
stiamo concordando anche con i
docenti di astronomia dell’uni-
versità. Riteniamo quindi che questo
progetto rappresenti uno strumento
abbastanza flessibile e che possa
essere dato in mano a ragazzi che
vanno dalle elementari fino al liceo,
con possibile estensione fino
all’università.
Rapidamente ora una sintesi delle
attività dell’ultimo anno. Sono state
fatte 40 sessioni osservative, di cui
22 notturne e 18 solari come sessio-
ni osservative remote in collegamen-
to con le scuole. Abbiamo poi parte-
cipato a varie altre manifestazioni e
attività, tra cui la collaborazione con
l’Area per le Science Weeks, la par-
tecipazione alla fase finale del con-
corso dell’INFN “Donne per la
Fisica”, al quale hanno partecipato
una sessantina di studentesse da
tutta Italia, vincitrici del concorso,
ed altre attività di promozione, ana-
logamente agli altri Istituti scientifici.
Mi è stato chiesto di aggiungere due
parole sui pro e i contro del presen-
te progetto.
Per quanto riguarda la componente
tecnologica, l’offerta di una configu-
razione strumentale in replica mino-
re di una configurazione professio-
nale è, secondo me, fortemente posi-
tiva ed educativa per i ragazzi. Come
trovo educativo anche il fatto di cer-
care di contrastare questa spettaco-
larità delle immagini. Questo stesso
aspetto però, allo stesso tempo, rap-
presenta anche un punto di debolez-
za perché su questo punto, dall’altra
parte, troviamo una generale impre-
parazione da parte dei docenti.
Quindi noi da una parte cerchiamo
di responsabilizzare il più possibile i
docenti mentre poi, offrendo pro-
grammi troppo complessi, non pos-
siamo pretendere che i docenti siano
sufficientemente preparati. Stiamo
quindi, a questo scopo, pensando di
organizzare dei corsi di aggiorna-
mento per insegnanti, per metterli in
grado di affrontare con la prepara-
zione sufficiente l’organizzazione
delle sessioni osservative.
Concluderei dicendo che l’aspetto
forse più critico anche nel nostro
caso è quello già citato dalla prof.ssa
Mezzetti. Il nostro compito non è la
didattica, però ci siamo resi conto
che la didattica, dal nostro punto di
vista, è ingorda di risorse in modo
terribile. Vale per i ricercatori come
vale per i docenti; cercare di coin-
volgere i ricercatori è molto difficile,
perché ognuno di noi ha la sua per-
sonale attività di ricerca, ha da lavo-
rare per pubblicare il suo ultimo arti-
colo, ha le sue scadenze, e se non
pubblica non fa carriera. Bisogna
considerare che, normalmente, lavo-
rare nel campo della didattica e
della divulgazione, per un ricercato-
re non è remunerativo, dal punto di
vista professionale. Noi, ora, riuscia-
mo a lavorare bene perché abbiamo
avuto la possibilità di offrire dei con-
tratti a dei giovani, una neo-laureata
e un laureando, che portano avanti
molto bene il progetto. In mancanza
di risorse di questo tipo, purtroppo,
la vita stessa del progetto risulta
seriamente compromessa.
Paolo Santin
Osservatorio Astronomico
Trieste
QUADERNI DI ORIENTAMENTO
Iscr. Tribunale n. 774
Registro Periodici del 6/2/90